Da domani nelle sale cinematografice “Stranizza d’amuri”, il racconto realmente accaduto del delitto di Giarre, in cui furono uccisi una coppia gay, che vede il debutto alla regia di Beppe Fiorello.
“Questa mia prima regia nasce da un articolo che celebrava il trentennale del delitto Giarre, un caso che non conoscevo. Mi è scattato così un grande senso di colpa, mi sentivo, in quanto siciliano, corresponsabile di quello che era successo”, racconta durante la conferenza stampa alla quale era presente anche Vladimir Luxuria.
È ispirato al duplice omicidio commesso il 31 ottobre 1980 a Giarre (Catania), quando Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola scomparsi da due settimane, furono trovati morti, mano nella mano, uccisi da un colpo di pistola alla testa.
Un caso che divenne fondamentale nella storia del movimento di liberazione omosessuale italiano, che portò alla fondazione del primo circolo Arcigay.
«Nonostante il tema, non volevo dare messaggi, ma casomai fare un inno alla vita. E poi anche io ho amato tanto i miei amici, anche l’amicizia è una forma d’amore, ma senza sesso», conclude il regista e attore siciliano.
“Stranizza d’amuri” è ambientato nella Sicilia del 1982 quando le tv trasmettono i mondiali di calcio. Due adolescenti, Gianni (Samuele Segreto) e Nino (Gabriele Pizzurro), si incontrano per caso e sognano di vivere il loro amore senza paura. Una cosa quest’ultima che non può sottrarsi al pregiudizio del paese e delle rispettive famiglie.