Difese psicologiche. Molto spesso, anche in maniera inconsapevole, mettiamo in atto dei comportamenti difensivi. Possiamo difenderci dall’esperienza o da qualcuno.
Ci sono diversi tipi di difesa.
Ci si difende aggredendo gli altri o magari chiudendosi in sé stessi ignorando i propri sentimenti diventando così cuori di pietra.
Ieri è stata la festa degli innamorati, ma difendendoci dall’amore stesso questa festa ci mette di fronte alla realtà prepotente della nostra solitudine. Vedere gli atri in una relazione, forse, soddisfacente ci espone al fatto che non ne abbiamo una tutta nostra, molti penseranno “ma io non ho bisogno di una relazione” non metto in discussione questo. Dico che prima di qualcun altro dobbiamo essere capaci di amare noi stessi.
Possiamo stare bene da soli, senza sentire la solitudine e quindi il bisogno di qualcun altro.
Si può essere soli anche in mezzo a mille persone.
Questo perché siamo sempre in contatto con le persone, ma impostare una relazione reciproca basata sul rispetto è diverso. Ci sentiamo soli quando non ci sentiamo capiti. E quando siamo soli possiamo non capire noi stessi.
È come se ci rinchiudessimo in una grotta, senza via di uscita. Entriamo in un circolo vizioso: non siamo amati, non ci amiamo e ci difendiamo dalle nostre emozioni, dai nostri desideri che alla fine di tutto sono il motore del nostro cambiamento.
Difendersi è normale, se no ci esporremo al mondo senza riguardo per noi stessi.
Difendersi significa amarsi
Come le difese immunitarie di aiutano a guarire, le difese psicologiche ci aiutano a sopravvivere in questo mondo pieno di stimoli. Amiamo la nostra sopravvivenza, ma questo non significa accettarsi.
Ci amiamo in maniera distorta e poco chiara.
La relazione più importante di cui ci dobbiamo preoccupare è quella con noi stessi. La relazione con noi stessi, significa innanzi tutto accettarci per quello che siamo. Non accettarci porta al giudizio assoluto, verso gli altri, ma sopratutto verso noi stessi. Ci difendiamo giudicando gli altri e ci cristallizziamo nei devo o nei voglio e mai nel desidero.
Usciamo dalla grotta nella quale ci siamo rinchiusi, accettandoci per quello che siamo.
Cerchiamo di fidarci di noi stessi, delle nostre intuizioni. Se non riusciamo la strada di un percorso psicologico è sempre aperta. Siamo uragani perché desideriamo esserlo e non perché le circostanze ci impongono di farlo.
Amiamoci per quello che siamo. Perché se non siamo noi stessi a farlo perché un’altra persona dovrebbe?