In occasione del 41° anniversario dell’assassinio del Maresciallo Maggiore “Aiutante” Alfredo Agosta, Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri alla memoria, è stata deposta una corona di alloro presso la targa commemorativa posta in via Firenze angolo viale Vittorio Veneto, luogo dove il militare trovò la morte per mano dei suoi sicari.
Nel corso della cerimonia, presenti i familiari del Maresciallo Agosta, personalità civili, militari e religiose della provincia catanese, il Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, Generale di Divisione Rosario Castello, il Comandante Provinciale di Catania, Colonnello Rino Coppola e una nutrita rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri e degli alunni Liceo Ginnasio Statale “Mario Cutelli e Carmelo Salanitro.
È stata letta la motivazione della Medaglia d’oro e il Cappellano Militare ha benedetto sia la targa, che la corona d’alloro.
Questa la motivazione:
«Con eccezionale sprezzo del pericolo, non esitava ad affrontare due pericolosi malviventi armati di fucile e di mitragliatore, che si erano resi autori dell’omicidio di un pregiudicato, venendo a sua volta colpito mortalmente nel corso della sparatoria. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere. Catania, 18
marzo 1982.»
Numerosi i cittadini e passanti che udito il suono del “silenzio”, suonato da un militare trombettiere
della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” per onorare i caduti in servizio, si sono fermati per porgere un tributo alla vittima del dovere
Poco dopo, presso il Palazzo di Giustizia, di fronte al Prefetto di Catania e alle massime autorità giudiziarie della Provincia, per iniziativa della Presidenza della Corte d’Appello di Catania e dell’Associazione Nazionale Antimafia “Alfredo Agosta”, si è svolta l’intitolazione dei locali che ospitano la Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Carabinieri alla memoria del Maresciallo caduto, scoprendo una targa commemorativa e un quadro, riportante il volto del Maresciallo Agosta e l’incisione della motivazione della Medaglia al Valore.
La storia dell’omicidio
La sera del 18 marzo 1982, quaranta anni fa, erano da poco trascorse le sette e il Maresciallo Agosta, arruolato nell’Arma il 31 maggio del 1952 ed all’epoca in servizio al Nucleo di P.G. di Catania, si trovava all’interno di un bar in compagnia di un soggetto di interesse operativo, esponente di spicco della criminalità locale dal quale solitamente acquisiva informazioni in forma “confidenziale”.
All’improvviso nel locale fece irruzione un soggetto travisato e armato di fucile a canne mozze, con il preciso intento di assassinare l’interlocutore del Maresciallo.
Il Sottufficiale, nell’istintivo e coraggioso tentativo di reagire, venne colpito mortalmente dai colpi sparati dal sicario che fece fuoco anche contro di lui per annullarne l’azione di contrasto e procedere all’assassinio della vittima designata, “finita” poi con numerosi colpi di arma da fuoco esplosi da un secondo malvivente entrato subito dopo.
Compiuta la loro missione di morte, gli aggressori si diedero alla fuga facendo perdere le loro tracce.