“Non accetto compromessi se il popolo siciliano lo vorrà qui c’è il sindaco di Sicilia”. Sono queste le parole dell’ex sindaco di Messina, Cateno de Luca, che durante una trasmissione televisiva, si racconta e soprattutto parla della sua corsa alla poltrona di Presidente della Regione.
“Non bisogna mai essere presi alla sprovvista – spiega – dopo aver avuto 18 processi, due arresti e sono incensurato, non ho paura della presidenza della Regione, anzi sono pronto ”.
Una vita dedicata alla politica, da quando aveva 14 anni, come attacchino filosturziano della sezione della Dc di Fiume di Nisi, di cui è stato anche sindaco, così come di Santa Teresa di Riva e Messina.
“E’ un record nazionale essere stato il primo cittadino di tre diverse comunità – aggiunge De Luca -, ho completato il mio “apprendistato”, potremmo dire così. Sono soddisfatto del grande lavoro fatto per Messina”.
In 3 anni e mezzo ha salvato la città, sottolinea, portando la raccolta differenziata, per citarne una, al 45%, e facendo di Messina, per il terzo anno, la città più capace in termini di velocità della spesa.
“Ho trovato una città con 550 milioni di debiti che ho ridotto a 130 milioni di euro. Ho avuto la fortuna di essere stato eletto sindaco senza un consigliere comunale”, aggiunge.
Si definisce irriverente e impertinente perché non dipende dalla politica.
“La mia libertà mi consente di fare a modo mio. Nell’aprile del 2018 ho rifiutato l’accordo del centro destra, proposto da Miccichè. Oggi è inutile che mi vengano offerti assessorati o vice presidenze io andrò avanti nella mia corsa”, conclude.
Quanto al suo programma elettorale spiega: “senza soldi non si canta messa, non possiamo avere la Sicilia a guinzaglio dello Stato, deve essere decentrato tutto al territorio, il sistema Palermocentrico va smontato”.