Mario Draghi accetta l’incarico con riserva. Draghi è un economista. Mattarella, quindi, ha scelto di affidare, all’ex presidente della Bce, le redini del paese con un governo tecnico. Il neo presidente è appena arrivato a Palazzo Chigi dove sta incontrando il presidente dimissionario Giuseppe Conte. Appena dopo aver ricevuto l’incarico dal Presidente della Repubblica, Draghi si è recato presso Montecitorio dove ha incontrato Fico, presidente della Camera. Immediatamente dopo è giunto a Palazzo Madama, dove incontrerà la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.
Il Governo di Draghi
Draghi accetta con riserva in attesa di poter formare la propria squadra governativa. Al momento nessuna certezza ma da alcune “voci di corridoio” apprendiamo che nella squadra dell’economista europeo potrebbero figurare personalità da Carlo Cottarelli a Ilaria Capua e Andrea Crisanti. Nessuna certezza, però. Bisognerà aspettare il turno di consultazioni che si terrà in Parlamento. Se quest’ultime andranno bene il neo Presidente del Consiglio comunicherà i propri ministri. “È un momento difficile- commenta Draghi- La consapevolezza dell’emergenza richiede risposte all’altezza ed è con questa speranza e questo impegno che rispondo positivamente alla richiesta del presidente Mattarella. Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell’Ue, abbiamo l’opportunità di fare molto per il nostro Paese. Con grande rispetto- conclude il neo presidente- mi rivolgerò innanzitutto al Parlamento, sono fiducioso che dal confronto con i partiti e dal dialogo con le forze sociali emerga unità e con essa la capacità di dare una risposta favorevole al presidente della Repubblica. Scioglierò la riserva al termine delle consultazioni”.
Dall’UE massimo sostegno a Draghi
Il vicepresidente della Commissione Ue, Margaritis Schinas, commenta l’incarico affidato a Mario Draghi dal capo dello Stato: “Sta al governo italiano e alle istituzioni democratiche decidere ma non è una grande sorpresa se dico che Mario Draghi è rispettato e ammirato in questa città e oltre”.
Centrodestra unito cerca posizioni comuni
Nel frattempo il centrodestra si era riunito in vertice a Montecitorio per trovare una posizione comune rispetto a un governo guidato da Mario Draghi. All’incontro presenti i leader dei partiti di centro destra: Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani, e i centristi Maurizio Lupi (NcI), Giovanni Toti (Cambiamo) e Antonio De Poli (Udc), mentre Berlusconi era collegato in video.
Il capo della Lega, Matteo Salvini, al termine del vertice, si dichiara “soddisfatto” del risultato governativo raggiunto, commentando l’incarico affidato a Draghi: “Posso dirmi soddisfatto perché dopo settimane di perdite di tempo e agonie non ci sono più Conte, Casalino, Renzi, la Azzolina e questo è già un servizio reso all’Italia. Grazie a un centrodestra compatto, oggi ci siamo confrontati: continuiamo a ribadire che la strada maestra sono le elezioni, che possono essere svolte in sicurezza e potrebbero dare un governo stabile per 5 anni. Ovviamente siamo persone educate, siamo realisti, sappiamo che il Paese ha bisogno di risposte immediate, c’è il professor Draghi che ci incontrerà e ci ascolterà, andremo ad ascoltare e a valutare, noi non abbiamo dei pregiudizi. Gli italiani hanno fame di salute, lavoro, scuola, meno tasse e meno burocrazie”.
Strategie comuni da esporre a Draghi, questo il tema del vertice. Salvini replica: “L’obiettivo è questo. Non chiedetemi adesso che giudizio daremo quando ancora non abbiamo ascoltato. La via maestra sono le elezioni, che potrebbero svolgersi entro la primavera. Le priorità sono il taglio delle tasse, il taglio della burocrazia”.
G.G.