Dopo mesi difficili, la Sicilia è tornata in zona gialla. Un obiettivo raggiunto in ritardo rispetto al resto della nazione, in un’Italia quasi tutta color canarino (all’appello manca solo la Valle D’Aosta) che sancisce la ripartenza del tessuto economico dell’Isola.
La Sicilia però non si accontenta e punta già alla zona bianca: un traguardo che sembra ancora lontano, considerati i nove Comuni in lockdown. Ma cosa cambia in zona gialla?
Mobilità
Adesso i siciliani potranno spostarsi liberamente tra Comuni e Regioni senza autocertificazione. È consentito far visita a parenti e amici ma non più di 4 adulti per volta, minorenni esclusi.
Bar e ristoranti
La novità più importante, e fonte di respiro per i commercianti, è la riapertura di bar e ristoranti a pranzo e a cena. Sarà consentito consumare al tavolo soltanto all’aperto. I commensali dovranno essere distanziati di almeno un metro tra loro e i tavoli non potranno ospitare più di quattro persone non conviventi. Rimangono consentiti i servizi di asporto e domicilio.
Più lontane le riaperture al chiuso: si ipotizza intorno ai primi di giugno ma soltanto fino alle 18:00.
Cinema, teatri e musei
Alzano la saracinesca, dopo mesi di serrata, anche cinema, teatri e musei. Obbligatoria la prenotazione, il distanziamento di un metro tra spettatori che potranno occupare le sale di non oltre il 50% di capienza massima.
All’aperto il limite massimo sarà di 1000 persone, 500 negli spazi chiusi con l’obbligo della mascherina.
Sport
In zona gialla è consentito lo svolgimento di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto purché sia all’aperto. Si ritorna a giocare a calcetto e ad allenarsi nei circoli sportivi ma solo all’aria aperta. Sì alla piscine all’aperto, ma ancora nulla fa presagire la riapertura di quelle al chiuso.
Coprifuoco
Rimane in vigore il coprifuoco dalle 5 alle 22: non si esclude la possibilità dello slittamento alle 23:00 o a mezzanotte nel corso del confronto con la cabina di regia che si terrà oggi a Palazzo Chigi.
E.G.