Ieri un lungo consiglio comunale a Palazzo degli Elefanti. Seduta straordinaria e urgente richiesta dal consigliere Graziano Bonaccorsi per discutere della crisi istituzionale del Comune di Catania.
«La città di Catania sta vivendo una crisi incredibile» così apre il suo discorso il consigliere comunale Graziano Bonaccorsi.
«Una crisi incredibile sia dal punto di vista amministrativo che per quanto riguarda la governance. Una crisi in una fase importante legata alla gestione dei futuri fondi PNRR, legata anche all’ordinaria amministrazione dell’ente, legata alla questione del dissesto. Tutto ciò determina una condizione di caos che già regnava nella gestione del territorio. Partendo dalla questione del commissario straordinario che sembrerebbe non avere i requisiti necessari per ricoprire questo ruolo. Io mi domando: cosa hanno fatto a Palermo? Il 22 febbraio dello scorso anno viene nominato il Dottor Portoghese commissario dell’Area Metropolitana. Ad agosto si decide di depositare una richiesta per comprendere se vi fossero tutti i requisiti. A settembre diventa il commissario straordinario di questa città. Se fosse successo in un comune amministrato dal Movimento Cinque Stelle saremmo finiti sul New York Times. Altro fatto incredibile e grave è la sospensione della Dottoressa Manno. Sollevarla dall’incarico getta un’ombra pesante sull’attività amministrativa dell’ente. O è stato commesso un gravissimo errore o c’è qualche operazione politica che non conosciamo».
E in vista dei festeggiamenti agatini…
«In tutto questo caso comunque la città continua ad avere problemi nella gestione dei rifiuti, nel comparto urbanistico. C’è una situazione allucinante e noi non abbiamo la governance. Non sappiamo se da qui a breve verrà nominato un altro commissario. E se non ci dovesse essere un nuovo commissario chi dovrà rappresentare il comune durante i festeggiamenti agatini? E se dovessero esserci problemi burocratici e amministrativi la parte politica e amministrativa come dovranno intervenire? Chi ci mettiamo sulla Carrozza del Senato?»
«E’ la prima volta che nessuno può rispondere alle perplessità, ai dubbi di quest’aula. Non c’è nessuno. E’ solo uno sfogo. Questa è quasi una vicenda traci-comica. Oggi il consiglio comunale è l’unico elemento che può rispondere alla cittadinanza, ma non abbiamo una guida. Non c’è un sindaco, un segretario generale, un commissario. E non sappiamo a distanza di pochi giorni che fine farà il commissario e tutto l’apparato. Credo però che alla gente non interessi chi salirà sulla Carrozza del Senato, ma se in questa città in questi ultimi mesi saranno risolti tutti i problemi che spesso sono lasciati nel dimenticatoio» interviene Lanfranco Zappalà.
Verificare la legittimità delle nomine ed eventualmente procedere con l’immediata revoca delle stesse
«Quando i politici assegnano un ruolo amicale, sia esso di presidente, di un ente, scelgono una persona che non ha titoli, meriti o capacità a discapito di altri che invece meriterebbero quel posto, hanno fatto un danno enorme a quei cittadini ignari che probabilmente li hanno pure votati e che saranno costretti a subire le decisioni, le scelte delle persone ingiustamente nominate. Se Portoghese non aveva i titoli, tutti gli atti firmati sono nulli, annullabili? Chi ripagherà eventuali danni consequenziali? Pare opportuno valutare i requisiti delle nomine conferite ad oggi dal presidente governo regionale riferibili a tutte le aziende e società che operano sul territorio del comune di Catania e città metropolitana. E’ questo ciò che io chiedo. Verificare la legittimità delle nomine ed eventualmente procedere con l’immediata revoca delle stesse» questo è quanto detto dalla consigliera Sara Pettinato.
«La capigruppo non voleva motivazioni ma solo rassicurazioni»
A questo punto interviene il Presidente Sebastiano Anastasi ricordando che dopo aver appreso dalla stampa dell’avvio del procedimento di revoca del segretario generale, il commissario Portoghese stesso è stato invitato in riunione a porte chiuse con i capo gruppi. Un invito senza data perentoria, lasciando la scelta al Commissario. A tale invito non è seguita risposta fino a giorno 13. Quando è stato comunicato che il commissario non intendeva partecipare alla capigruppo perché è nelle prerogative del Commissario rimuovere il Segretario. «La capigruppo non voleva motivazioni ma solo rassicurazioni».
«Sono convinto che questo consiglio può dare sicuramente un aiuto a questa città. Siamo rimasti gli unici interlocutori con la città. Io mi auguro che cambi il commissario Portoghese alcuni motivi: in primis il commissario non è stato all’altezza di governare una città di Catania. Secondariamente non si può ancora pensare di perdere tempo. Abbiamo un’opportunità unica di poter fare interventi che possono cambiare il volto della nostra città e non ne possiamo parlare in aula, non ne possiamo parlare con nessuno perché non abbiamo un interlocutore. Mi auguro che nel giro di 24 ore qualcuno prenda la decisione. Ogni ora è un danno alla nostra città. Abbiamo bisogno di un aiuto» interviene ancora Giuseppe Gelsomino.
“Un commissario di alto livello” chiede Enzo Biano
«Chiedo che si nomini subito un commissario di alto livello. O persino due personalità, uno da dedicare alla città metropolitana e uno al comune. Perché il commissario ha le funzioni non solo di sindaco ma anche della giunta, quindi si giustifica la presenza di due commissari. Che si nomini rapidissimamente e che si nomini una persona in grado di non fare soffrire ulteriormente questa città che ha già mille problemi drammatici e non merita di essere umiliata in questo modo» Enzo Bianco
Il consiglio comunale si chiude con l’approvazione di due mozioni e l’ordine del giorno per la costituzione di tavolo prefettizio per monitorare la crisi istituzionale della città di Catania.