L’indice Rt nazionale si abbassa, si evince questo dalla bozza dell’Istituto Superiore di Sanità sul monitoraggio settimanale della curva epidemiologica. Nel periodo compreso tra il 30 dicembre e il 12 gennaio la media dei valori era dello 0,97, ma non sembra esserci una crescita significativa in queste settimane. L’indice di contagio, secondo ISS sarebbe inferiori all’1.
Tuttavia, ci sono diverse regioni e provincie autonome che rientrano nel “rischio alto” ma a fronte di 11 della settimana precedente, adesso sono quattro. Parliamo di Sicilia, Sardegna, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano.
Undici, invece, le regioni con “rischio moderato” Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Pa di Trento, Puglia, Valle D’Aosta e Veneto.
Sei quelle con “rischio basso”, fra queste: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria e Toscana. Questi i dati emessi dalla Cabina di monitoraggio dell’ISS dall’11 al 17 gennaio 2021.
Sicilia e Puglia hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2
Le altre hanno un Rt puntuale compatibili con uno scenario tipo 1. Le regioni con Rt di molto superiore al valore 1 sono Sicilia e Puglia. Il documento sottolinea poi che “sono 12 le Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva o in aree mediche sopra la soglia critica (stesso numero della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sceso sotto la soglia critica (30%)”.
Crediti foto: adnkronos
G.G.