Il Covid preoccupa non poco con le nuove varianti in circolazione e diversi focolai nella penisola. Il Cts propone campagne straordinarie dove scoppiano focolai. Da diversi giorni, nelle Regioni, molti sono i comuni dove la serrata è stata totale: zona rossa. In Sicilia da domani, 25 febbraio, scatterà la fascia di rischio massimo nel comuni di San Cipirello e San Giuseppe Jato, due paesi contigui del palermitano, dove l’aumento di contagi è stato tanto repentino quanto preoccupante.
Come riportato dal quotidiano La Repubblica Già l’assessore alla Salute lombardo Letizia Moratti aveva auspicato interventi simili, ora consigliati anche dal Comitato tecnico scientifico: “Relativamente alla campagna vaccinale nazionale anti Covid-19, il Cts suggerisce di considerare la possibilità di adeguare una nuova strategia di vaccinazione reattiva, nei territori locali in cui le incidenze dei casi risultano particolarmente preoccupanti, anche per la presenza diffusa di varianti virali, eventualmente da accompagnare a rigide misure localizzate di contenimento e mitigazione di ambito comunale o provinciale”. Le zone rosse, quindi, avrebbero la priorità.
“Per i rilasci la curva nazionale deve scendere sotto i 50 casi per 100mila abitanti”
Ma le Regioni in zona gialla non se la passano meglio. Gli esperti, infatti, hanno reso chiaro che le zone gialle “contengono l’aumento dell’incidenza ma non hanno la capacità di ridurla”, indipendentemente dalle misure di riapertura delle scuole secondarie di secondo grado dove la presenza è del 75%. I rilasci, quindi, sarebbero attuabili solo se la curva epidemiologica nazionale scende sotto i 50 casi per 100mila abitanti. Attualmente, le uniche regioni a rispondere di queste stime sono la Val d’Aosta e la Sardegna.
Ma a preoccupare maggiormente il Governo è la diffusione incontrollabile delle varianti che potrebbero facilmente portare a una temuta “terza ondata”. Il Cts interviene sulla questione: “Tutte le azioni di mitigazione del contagio dal virus SARS-CoV-2 debbano essere finalizzate ad interrompere situazioni che mettano a rischio il mancato rispetto del distanziamento interpersonale e l’uso non corretto dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, potenziando la vigilanza e controllo sul rispetto delle misure”.
G.G.