Come riportato da Giuseppe Bonaccorsi sul quotidiano La Sicilia: la variante inglese sarebbe arrivata anche a Catania.
Il ceppo più infettivo del Sars-Cov2 è stato diagnosticato su alcuni pazienti di un reparto ospedaliero. Sembra che il focolaio abbia già provocato 2 decessi tra i pazienti. Tutti i ricoverati del reparto sono stati trasferiti negli altri reparti Covid per la cura.
Buona parte dei pazienti contagiati colpiti dalla variante inglese
L’eccessiva infettività avrebbe spinto i medici ad appurare l’origine del ceppo, per capire se si trattasse di un ceppo virale conosciuto dalle nostre parti, oppure si trattasse di altro. Come riportato sempre da Bonaccorsi su La Sicilia in serata gli esiti delle indagini di ambulatorio avrebbero appurato che buona parte dei pazienti contagiati dal Covid sarebbero stati colpiti dalla variante inglese. Scoppia un vero e proprio focolaio all’interno del reparto che, attualmente, ha causato la chiusura del servizio sanitario in quell’area della struttura.
Variante inglese non è più mortale rispetto al ceppo tradizionale
Stando al parere degli esperti la variante inglese non avrebbe un tasso di mortalità superiore rispetto al ceppo tradizionale, sarebbe solo più contagiosa. Essendo tale, però, potrebbe portare a maggiori richieste di cure ospedaliere nei pazienti colpiti.
Molte anche le versioni fornite in merito all’inefficacia dei vaccini su questa variante. Gli esperti, in realtà, hanno appurato che i vaccini sarebbero efficaci anche per questo genere di varianti. La campagna vaccinale, pertanto, dovrebbe permettere di ridurre il numero dei contagi. Attualmente risultano ultimati i vaccini al personale ospedaliero, mentre, da fine mese dovrebbero partire quelli per gli over 80.
Nel frattempo nella provincia etnea ieri il Report ha contato 106 nuovi casi, in netto calo rispetto al mese precedente. Ma la Sicilia tra meno di 48 ore sarà “zona gialla” quindi la mobilità e le libertà concesse saranno maggiori; ciò porterebbe a una diffusione capillare della variante inglese? Nessuna statistica lascia pensare questo ma la zona gialla non è un liberi tutti. “La responsabilità deve essere massima- ha ribadito, più volte, il Presidente della Regione Musumeci- Rispettare le regole ci porterà alla normalità”.
Fonte: La Sicilia