A che punto siamo con la realizzazione del collettore fognario di Aci Castello? La risposta sembra ancora avvolta nelle incertezze.
La tubatura è completa, ma all’appello mancherebbero ancora le dieci stazioni di sollevamento: cinque ad Aci Castello, una a Capo Mulini e quattro nel comune di Catania. Intanto i danni che il cantiere ancora aperto accumula sono incalcolabili.
«Noi continuamo a pagare multe salatissime alla Comunità Europea a causa dello sversamento delle acque – afferma il consigliere comunale Antonio Maugeri – . Senza contare, in termini economici, le ripercussioni che abbiamo sul turismo e sulle prospettive del Comune. Il mare pulito, inutile sottolinearlo, attira molto di più».
Il collettore fognario che dovrà essere collegato al depuratore di Pantano d’Arci è in fase di costruzione dal 2017 dopo una lunghissima prassi burocratica. In questi anni tanti, anzi tantissimi sono stati i rallentamenti. E ancora oggi non si vede una luce in fondo al tunnel.
«Alcune variabili hanno contributo al rallentamento dei lavori che la Regione Siciliana ha in appalto. Il Comune di Aci Castello, infatti, non ha responsabilità. Anzi dobbiamo ringraziare sia il sindaco Carmelo Scandurra sia la Prefettura che ci hanno fornito, in altri tempi, un cronoprogramma degli interventi. Ma ad oggi non abbiamo certezze».
«Proprio per questo motivo abbiamo richiesto un consiglio comunale dedicato esclusivamente al collettore fognario con l’intervento del RUP e del Direttore dei lavori del Collettore Fognario. Abbiamo necessità di comprendere ad oggi a che punto siamo con i lavori e che previsioni ci sono», conclude Maugeri.
La consegna era prevista per gennaio 2022 ma considerato anche l’iter burocratico da rispettare per la gestione i tempi certamente si allungheranno per rendere effettivamente operativa la rete che dovrà raccogliere le acque reflue. La priorità riguarda ancora una volta la salute dei cittadini. Nell’ultima campagna Goletta Verde di Legambiente, infatti, lo scarico dei reflui fognari sul lungomare Galatea ad Aci Trezza rientra tra i tratti “fortemente inquinanti”.
E intanto Aci Castello guarda con speranza verso un mare più pulito.