Il Presidente Provinciale del Codacons Siracusa, l’avvocato Bruno Messina, in questi anni impegnato, con lo sportello Codacons “SOS Truffe”, a difendere i diritti dei correntisti vittime di raggiri online, rende noto che il Tribunale di Siracusa, con un’importante sentenza oggi, ha accolto per intero la domanda di risarcimento di un correntista caduto inconsapevolmente nella trappola di una truffa informatica.
Per l’occasione il legale fa il punto sul fenomeno dilagante delle frodi online, che con la pandemia sono divenute sempre più frequenti. Infatti, dice l’avvocato Messina, sono aumentati in questi ultimi anni anche gli acquisti via internet e questo ci espone tutti a numerosi pericoli, che vanno dalla divulgazione dei dati personali a vere e proprie truffe.
D’altra parte, capita, dovendo acquistare qualcosa, di imbattersi in siti internet che vendono quel dato prodotto ad un prezzo molto più basso di altri siti.
In questi casi può trattarsi di un sito falso che, ad avvenuto pagamento, non invierà nulla a casa nostra.
Come riconoscere una truffa online?
Il consiglio, dunque, è quello di verificare se il sito sul quale si vuole fare l’acquisto è un sito sicuro – basta una semplice ricerca per controllare se altri utenti hanno avuto spiacevoli sorprese dal negozio online a cui stiamo per affidare i nostri dati personali ed i nostri soldi.
Ma se questo può capitare con gli acquisti su internet, continua l’avvocato Messina, occorre fare attenzione anche alle e-mail ricevute, che riproducono i loghi e le grafiche ufficiali di banche, delle Poste, di società e siti web, avvisandoci di fantomatici problemi del nostro account personale (come il blocco del conto corrente).
In questi casi, i truffatori – con il phishing – ci invitano ad aprire link o allegati, a fornire informazioni personali come password, IBAN, numero PIN della carta di credito, PIN del cellulare, data di nascita e codice fiscale, ecc.
Così facendo siamo noi stessi a fornire agli hackers le credenziali per accedere al nostro conto corrente, ma attenzione, perchè le banche non inviano e-mail in cui chiedono di inserire i nostri dati, quindi cancellate queste e-mail.
Bisogna diffidare anche dalle e-mail o dai messaggi che ci comunicano di avere vinto un premio.
“Sul web nessuno ci conosce per cui perché proprio noi, senza fare niente dovremmo avere vinto ad esempio un telefono? Inoltre, poiché – spiega l’avvocato Messina – siamo ormai tutti dotati di almeno un cellulare molti raggiri vengono effettuati tramite il telefonino”
“Una truffa molto diffusa è quella del cosiddetto smishing, variante del phishing – conclude- effettuata tramite sms sul proprio cellulare, sempre con la richiesta dei dati – anche in questi casi non cliccate sul link dell’sms perché verrete dirottati verso un sito identico a quello della vostra banca, ma falso – pertanto, non inserite i dati personali, poiché perderete i vostri risparmi”.
In caso di truffe on-line è possibile rivolgersi al Codacons perché