Lo scrittore catanese, Mattia Insolia, autore di “Cieli in fiamme”, edito da Mondadori, è profondamente determinato ad esplorare la confusione, le contraddizioni, il furore e la vitalità di due generazioni: genitori e figli.
Nella sua scrittura convivono in maniera originale ed esplosiva un’essenza antica e una sensibilità totalmente contemporanea.
«C’è molto dolore tra queste pagine – racconta l’autore – ma anche tanta luce e spero riuscirete a trovarla. La domanda che sta alla base del romanzo è: «Chi sono io?» Sono il tipo accondiscendente, intuitivo, intelligente che è stato raccontato da schiere di insegnanti del liceo ai genitori? Oppure sono il tipo sempre insicuro, incerto, che ha bisogno di aggrapparsi agli amici? O ancora sono il tipo rabbioso, incazzoso che quando si accende non riesce a spegnersi? La verità è che siamo tante cose, ciascuno di noi è tante cose, perchè la vita ci strattona da una parte e dall’altra».
«Noi in questo caos siamo confusi e infelici – conclude – senza una ragione. In qualche modo dobbiamo trovare noi stessi. Dobbiamo svegliarci al mattino, guardare il riflesso che c’è nello specchio del bagno e riconoscerci. E questa è la ragione per cui ho scritto “Cieli in fiamme”, per dare delle sembianze familiari al tipo magrolino che vedo la mattina nello specchio del mio bagno».
La Trama:
Il libro si dipana con una struttura a capitoli paralleli, alcuni ambientati nell’estate del 2000 e altri nell’inverno del 2019, con protagonisti diversi: nei primi una sedicenne insicura di nome Teresa, nei secondi un diciottenne violento e arrabbiato, Niccolò.
Come si intuisce dopo poche pagine, Niccolò è il figlio di Teresa, che rimane incinta proprio nell’estate dei suoi sedici anni. Fin da subito, dunque, sebbene le due storie sembrino procedere su binari paralleli, i lettori comprendono che in realtà sono profondamente legate e destinate a convergere.
A fare da unione tra loro, un personaggio comune, Riccardo. Nei capitoli ambientati nel 2000 è un ragazzo bello e strafottente, da cui Teresa si sente attratta fin dal primo momento; in quelli ambientati nel 2019 è il padre trentaseienne di Niccolò, una figura sfuggente, con cui il ragazzo non ha mai intessuto un vero rapporto.
Ad un certo punto Riccardo ricompare nella vita del figlio e lo convince a intraprendere con lui un viaggio verso il paese di Camporotondo, dove appunto Riccardo e Teresa si sono conosciuti diciannove anni prima.
Biografia dell’autore:
Mattia Insolia è nato a Catania nel 1995. Si è laureato in Lettere alla Sapienza di Roma con una tesi sul movimento letterario dei Cannibali. Ha scritto alcuni racconti poi inclusi in raccolte antologiche. Collabora con “7”, il settimanale del “Corriere della Sera”, “Domani” e “L’Indiependente”. Il suo primo romanzo è Gli affamati, pubblicato nel 2020 da Ponte alle Grazie e tradotto in Germania.