Dopo otto anni di onorato servizio che hanno segnato un punto di svolta per lo sviluppo imprenditoriale del Mezzogiorno e del Centro Italia il bando RESTO AL SUD si avvia alla sua chiusura.
Non si tratta di una chiusura imprevista, ma di una transizione programmata tale da garantire una continuità efficace del sostegno pubblico considerato che i tempi di interruzione tra la chiusura della precedente misura agevolativa e l’apertura dei nuovi bandi non pregiudicherà la pianificazione delle iniziative dei futuri imprenditori evitando così il rischio di non trovare strumenti adatti per finanziare i propri progetti.
L’ultima data utile per accedere ai contributi
L’iniziativa, sostenuta dal Ministero per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, e gestita da Invitalia ha senza dubbio contribuito in modo determinante alla nascita di oltre 12mila nuove imprese e libere professioni nel Sud e nel Centro Italia contribuendo a favorire la permanenza dei giovani nei territori di appartenenza. L’ultima data utile per accedere ai contributi, approfittando di un’opportunità che non verrà riproposta con le stesse condizioni agevolative, è fissata alle ore 24:00 del 14 ottobre 2025.
Dalle ore 12.00 del 15 ottobre 2025 prenderà il via il Decreto Coesione 2024 che darà vita ad una nuova generazione di incentivi per l’autoimprenditorialità con una dotazione finanziaria complessiva di 1,25 miliardi di euro. Sarà la naturale evoluzione della misura Resto al Sud e, quindi, si muoverà sempre all’interno del solco di continuità del processo di crescita, ma con un approccio più moderno, integrato e orientato all’innovazione e con una visione più ampia e orientata alla crescita strutturale del tessuto produttivo locale.
Le nuove agevolazioni manterranno la stessa mission di favorire la nascita di imprese e attività professionali nelle regioni del Sud e nelle aree svantaggiate del Centro Italia, ma introdurranno criteri più mirati e strumenti più moderni per rispondere alle esigenze attuali del mercato.
I nuovi criteri
Tra le principali novità previste:
- integrazione tra e finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto;
- maggiore sostegno per progetti che puntano su innovazione e digitalizzazione;
- misure specifiche per sostenere l’imprenditoria femminile e giovanile, come finanziamenti a tasso zero, contributi a fondo perduto e incentivi per l’autoimpiego;
- ampliamento delle aree ammissibili alle
Chi volesse approfittare di queste ultime ore per accedere ai contributi del bando Resto al Sud si ricordi che è necessario rispettare i seguenti requisiti anagrafici, territoriali e professionali:
- avere un’età compresa tra i 18 e i 55 anni;
- risiedere nelle regioni del Mezzogiorno o del Centro Italia ammesse (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), oppure impegnarsi a trasferirsi entro 60 giorni (120 se si rientra dall’estero) dall’approvazione della domanda;
- non avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
- non possedere un’impresa attiva prima del 21 giugno 2017;
- non avere una partita IVA attiva per attività simili nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda (solo per i liberi professionisti);
- non aver beneficiato di altre agevolazioni per l’autoimprenditorialità negli ultimi tre anni.
Per quanto riguarda le attività finanziate si tenga presente che l’attuale “Resto al Sud” esclude escusivamente il commercio all’ingrosso e al dettaglio tradizionale (sebbene siano ammesse le vendite derivanti dalla propria produzione), le attività finanziarie e assicurative e le professioni individuali non supportate da una struttura societaria. Le domande devono essere inoltrate esclusivamente attraverso il portale ufficiale di Invitalia tramite SPID, CIE o CNS ed è necessario disporre di firma digitale, indirizzo PEC e business plan dettagliato e coerente con i criteri del bando.