“Chiedo in ginocchio umilmente scusa a Dio, per il dolore atroce che purtroppo, non avrei mai immaginato di recarti”. Inizia così il post di Salvo Patinella, 41 anni, che ha ucciso la sua compagna Giovanna Bonsignore, con la quale si era separato, e poi si è tolto la vita.
Non accettava la fine della loro relazione dopo quattro anni. E’ andato a trovarla a casa a Villbata (Pa), e al culmine dell’ennesima lite l’ha accoltelata, rivolgendo poi l’arma contro se stesso.
Un omocidio suicidio che annuncia con un messaggio sui social, che vi riportiamo di seguito.
“Chiedo in ginocchio umilmente scusa a Dio, per il dolore atroce che purtroppo, non avrei mai immaginato di recarti ma è lo stesso dolore che io sto provando da un mese circa, non riesco più a dormire, più a mangiare, consapevole che l’avrei provato per tutta la vita, arrivando alla follia. Senza mai darmi una spiegazione per la perdita: del mio unico amore meraviglioso tesoro mio Giovanna, la mia principessa, il mio universo, il mio tutto, della mia casa, eravate la mia famiglia. Chiedo scusa ai miei genitori, alle nostre famiglie, alle sorelle e fratelli, ai nipoti, ma non di meno ai mie compari, per me come fratelli, persone uniche, meravigliose e speciali e a tutte le persone che ci hanno voluto bene. Nonostante il gesto atroce che io sto per compiere.
Da circa un anno sei totalmente cambiata, sei andata alla ricerca di tentazioni, da un anno che subisco la tua assenza, il tuo continuo cantare mattina, pomeriggio e notte, le tue videochiamate con altri, mettendo sempre da parte me, cercando sempre di più. Da tutti mi sarei aspettato un tradimento alle spalle ma non da te, per la seconda volta.
Ho donato tutto me stesso a voi due Giovanna cuore mio, dopo tutto quello che abbiamo passato, dopo tutto quello che abbiamo fatto per avere un figlio, ho fatto tutti i sacrifici possibili ma solo all’idea di avervi perso, solo all’idea che tu Giovanna amore della mia vita, ti sentivi con un altro uomo, mentre stavi con me, ti controllavo il telefono e vedevo di nascosto le chat, le foto inviate uscita dalla doccia che prima inviavi solo a me e le canzoni che gli dedicavi, soffrivo maledettamente. Per tutto ciò che probabilmente hai già fatto o avresti potuto fare, le stesse cose che hai fatto con me, con un altro uomo. Mi ha fatto letteralmente squilibrare.
Da buono uno purtroppo diventa cattivo, non auguro a nessuno di cadere nel dolore, nella mia depressione, sentirsi contorcere le viscere, sentirsi considerato estraneo, sentirsi buttato fuori di casa.
Cos’è il coraggio? Ognuno di noi a modo proprio ha il suo coraggio, specialmente nei confronti delle persone comuni come noi, solo il creatore può giudicare il coraggio, solo lui può giudicare cos’è giusto e cosa non lo è. Vi chiedo a tutti umilmente perdono ma non ce l’ ho fatta. Perdonatemi”.