Il Massimino festeggia il primato in classifica. Nel giorno dell’ultima gara del girone d’andata, prima della sosta per le festività natalizie, il Massimino si è colorato di rosso e azzurro ancora una volta. Non importa se gli etnei giocassero di mercoledì alle 14,30. Già ben due ore prima del fischio d’inizio la città era paralizzata dal traffico: code interminabili nei pressi dello stadio e in tutto il quartiere Cibali. Dalle 12,30, orario in cui era fissata l’apertura dei cancelli, è iniziato il corteo rossazzurro di tifosi che accorrevano allo stadio. In totale i presenti superavano anche questa volta i 14 mila (nonostante siano conteggiati anche gli abbonati).
Varcati i cancelli saltano subito all’occhio i due striscioni esposti dalle curve. Il riferimento è alla battuta d’arresto del Catania in trasferta: “È il momento di lottare… nessuno deve mollare” recitava la sud, mentre la nord rispondeva in latino “Fortis cadere cedere non potest”. Toccante poi, il momento prima del fischio d’inizio, nel ricordo del grande Sinisa Mihajlovic scomparso lo scorso venerdì. Tutto il Massimino in piedi per salutare con un lungo applauso un allenatore che in poco tempo è entrato nel cuore di Catania e nella storia dei colori rossazzurri, raggiungendo proprio sul quel terreno di gioco record e successi. E i tifosi hanno voluto omaggiarlo per l’ultima volta con parole toccanti: “Un uomo d’altri tempi… ciao Sinisa” e “ I valorosi sopravvivono alla morte, onore a te Sinisa”.
Un Massimino che applaude, incita, sostiene per 90’ minuti e che al triplice fischio ringrazia il Catania. Giro campo dei rossazzurri che salutano tutti i settori dello stadio cantando con loro il coro ormai diventato un cult a fine partita. E su “la capolista se ne va” si chiude il 2022 del Catania. Un’emozionante immagine di festa degna dei migliori film a lieto fine.