Erano dediti al traffico di cocaina e marijuana sull’asse Sicilia – Calabria i due gruppi criminali sgominati stamani dalla Polizia di Stato di Catania con 28 provvedimenti restrittivi nell’ambito di una operazione, denominata ‘Blanco’, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia.
Secondo quanto accertato, il primo gruppo trafficava in cocaina ed aveva la propria base operativa nel quartiere di San Giovanni Galermo.
I principali membri di questa associazione sarebbero i pregiudicati catanesi Lorenzo Michele Schillaci e Michele Fonatanarosa e il trafficante calabrese Giovanni Minnici che ogni settimana sarebbero riusciti a far giungere a Catania, nonché nell’agrigentino, ingenti forniture di cocaina, avvalendosi di svariati “corrieri” dell’organizzazione che occultavano i carichi di sostanza stupefacente in appositi doppi fondi ricavati nelle varie autovetture.
La cocaina, che veniva ‘stoccata’ all’interno di un’abitazione nella zona di Mascalucia, serviva per l’approvvigionamento delle principali “piazze di spaccio” del capoluogo e tra esse soprattutto quella di via Capo Passero.
Quest’ultima avrebbe il suo vertice nell’indagato Lorenzo Michele Schillaci, all’epoca dei fatti soggetto di rango apicale del clan mafioso Santapaola – Ercolano, famiglia Nizza, il quale sarebbe al comando della struttura operativa che controllava la suddetta “piazza di spaccio” nel rione popolare San Giovanni Galermo.
Il secondo era dedito al traffico di marijuana ed aveva la propria base operativa nel quartiere di San Berillo Nuovo.
Era dedita al traffico di marijuana e avrebbe i suoi principali membri nel pregiudicato catanese Francesco Ieni, storicamente legato al clan mafioso Pillera – “Puntina” e stabilmente dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, nonché nel trafficante calabrese Alessandro Robortella che settimanalmente avrebbero fatto giungere a Catania ingenti forniture di marijuana che venivano poi rivendute a vari grossisti catanesi.
Le indagini hanno comprovato la pericolosità dell’associazione che, operante sotto l’egida del suddetto clan mafioso, si è dotava di armi da fuoco per presidiare il proprio traffico di stupefacenti da eventuali ingerenze da parte di gruppi rivali.
Al riguardo, oltre al sequestro di 23 kg di marijuana, durante l’indagine venivano, altresì, arrestati alcuni membri del gruppo criminale e tra essi proprio il presunto capo promotore, col contestuale sequestro di varie armi da fuoco, munizioni e silenziatori.
In particolare il 4 marzo 2019 fu arrestato il membro dell’organizzazione criminale Maurizio Salici col contestuale sequestro di una pistola semiautomatica calibro 9X21 di provenienza furtiva con inserito caricatore rifornito con 8 cartucce del medesimo calibro, un secondo caricatore rifornito con 13 cartucce del medesimo calibro ed un silenziatore per pistola semiautomatica; Il 20 dicembre 2019 Francesco Ieni fu arrestato e trovato con una pistola semiautomatica calibro 7.65 con matricola abrasa con inserito caricatore rifornito con 11 cartucce del medesimo calibro.
Durante le indagini in un loculo del cimitero di Catania gli agenti dalla Squadra Mobile hanno trovato un sacco utilizzato per il trasporto delle salme con dentro una pistola mitragliatrice con la matricola cancellata, una pistola semiautomatica calibro 7.65 anch’essa con la matricola cancellata, una pistola semiautomatica Colt Super 38 Automatic e munizioni di diverso calibro, anche da guerra.
In un parcheggio di via Della Bainsizza gli agenti trovarono inoltre una pistola semiautomatica calibro 44 Magnum con la matricola cancellata e completa di caricatore con sei proiettili, un revolver Smith Wesson calibro 357 Magnum con sei proiettili ed un giubbotto antiproiettile.
Gli indagati sono 28, di questi 22 sono finiti in carcere, uno ai domiciliari, due sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, tre sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora.
l blitz
E’ il risultato delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e svolte dalla Squadra Mobile – Sezione Antidroga della Questura di Catania, tra il mese di ottobre 2018 e agosto 2019, e intraprese a seguito del ferimento a colpi d’arma da fuoco di Anthony Scalia (cl. ’92), avvenuto la sera del 30 settembre 2018, nonché del tentato omicidio commesso la sera del 12 novembre 2018 nei confronti del pregiudicato Giuseppe La Placa (cl. ’79), ritenuto appartenente al clan mafioso Cappello-Bonaccorsi.
A firmare l’ordinanza è il gip Chiara Di Dio Datola, su richiesta del pm Assunta Musella, con il coordinamento del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo.
Ecco i nomi degli arrestati:
BELLOMIA Carmelo (cl.1983);
CARLINO Salvatore (cl.1990);
COSENTINO Michele (cl.1951);
CURTO Salvatore (cl.1983);
D’AGOSTINO Maria Polsia Francesca (cl.1993);
FALDUTO Francesco (cl.1973);
FERLITO Lorenzo (cl.1968)
FONTANAROSA Giuseppe (cl.1997);
FONTANAROSA Michele (cl.1957);
FUSELLI Cristofaro Angelo (cl.1957);
GULLUNI Salvatore (cl.1976);
KVAK Maryna (cl.1981);
KVAK Mykola (cl.1998);
IENI Francesco (cl.1982);
LA DELFA Andrea (cl.1980);
MINNICI Francesco (cl.1988);
MINNICI Giovanni (cl.1966);
ROBORTELLA Alessandro (cl.1993);
SALICI Maurizio (cl.1975);
SAPIA Emanuele (cl.1993);
SCHILLACI Lorenzo Michele (cl.1968);
VIOLA Giuseppe (cl.1986)
Agli agli arresti domiciliari:
SCHILLACI Domenico (cl.1947)
Obbligo di dimora nel Comune di residenza e/o domicilio e della misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria:
BRIZZI Roberta (cl. 1996);
SIMONE Salvatore (cl.1983)
Obbligo di dimora nel Comune di residenza e/o domicilio:
BRUNETTO Andrea (cl.1979);
CARUSO Salvatore (cl.1996);
DRIDI Arbi (cl.1996)