«Chiediamo di ritornare alla civiltà». E’ questo l’accorato appello dei residenti del villaggio Dusmet di Catania, stanchi ed esausti di vivere “da troppi anni” in condizioni di disagio.
Tra Canalicchio e Ognina, questa zona della città, sembra quasi essere invisibile agli occhi dell’amministrazione come ci raccontano gli abitanti del posto, che da tempo sollecitano interventi di riqualificazione che non arrivano, costringendoli al “fai da te”.
Entrando da via Bernardo Colnago veniamo accolti da quel che resta di un parco e di una bambinopoli, abbandonati a sé stessi, tra erbacce, spazzatura, frammenti di bottiglie di vetro e panchine divelte, che rappresentano un rischio per l’incolumità pubblica, specie dei bambini che giocano in quest’area.
Ma non solo, con le temperature calde di questi giorni, si temono incendi visto la folta vegetazione, che in alcuni tratti rischia di entrare dentro i balconi e le finestre di alcune abitazioni.
Incuria, pericoli e degrado che crescono, giorno dopo giorno, anche in via Bartolomeo Altavilla e Vescovo Maurizio, dove gli alberi che andrebbero scerbati, hanno anche avvolto alcuni pali della luce, lasciando il quartiere al buio, in alcuni tratti.
E a proposito degli alberi, quelli piantati sui marciapiedi in via Colnago, a causa della loro chioma fluente impediscono il passaggio ai pedoni, specie i più anziani, che non possono muoversi in sicurezza.
Uno spettacolo indecoroso, sul quale sta intervenendo il presidente del II Municipio, Massimo Ruffino, che due anni fa aveva convocato una conferenza dei servizi, che non ha portato alla risoluzione definitiva del problema.
Oggi invierà una richiesta indirizzata al sindaco, alla protezione civile, alla direzione ecologia ambiente e giardini pubblici, affichè in tempi brevi, possa essere attuato un piano di prevenzione e potatura degli alberi e migliorare le condizioni di vivibilità del villaggio Dusmet.