Catania, due bombe carta sparate davanti la casa e il bar del fratello del boss Zuccaro. La pista seguita dagli inquirenti sarebbe quella del dissidio “regolato” vale a dire un avvertimento. La notte scorsa, infatti, in via Vittorio Emanuele vicino piazza San Cosimo sono esplose due bombe carta. La scelta del luogo non è casuale: proprio lì risiede la madre del boss e vi è anche il bar di Angelo Zuccaro, fratello del boss ergastolano Maurizio.
Le due esplosioni hanno provocato danni lievi: vetri rotti di alcune porte e finestre e danneggiamento della colonnina dell’Enel. Le forze dell’ordine ipotizzano si possa trattare di un avvertimento d’interesse tra clan mafiosi, piuttosto che un segnale di estorsione, visto e considerato la caratura della famiglia Zuccaro. Un avvertimento di interesse per cosa? Gli agenti non si sbilanciano troppo; potrebbe essere una partita di droga saltata all’ultimo minuto o un debito contratto; sulla faccenda indaga la Questura di Catania.
Chi sono gli Zuccaro?
Chi sono i fratelli Zuccaro?
Maurizio Zuccaro si trova, tutt’ora, all’ergastolo convalidato l’1 ottobre 2020, in quanto accusato di molteplici crimini. Commissionò anche l’omicidio di Luigi Ilardo, cugino del capomafia Giuseppe “Piddu” Madonia e confidente del colonnello dei Carabinieri Michele Riccio, ucciso a Catania nel 1996 poiché aveva informazioni per catturare l’allora capo di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano.
Il fratello, Angelo Zuccaro, di 55 anni, in passato, è stato condannato per furto e denunciato per estorsione. Il suo profilo è importante ma non di rilievo come quello del fratello che è ritenuto esponente di spicco della famiglia Santapaola.
G.G.