Non c’è pace per il Palermo, dopo le dimissioni del neopresidente Richardson e del consigliere Treac. Squadra lasciata sola, senza un vertice di riferimento.
Palermo senza presidente. Calciatori in rivolta
Quanto sta accadendo in seno alla società palermitana rischia di compromettere il cammino della squadra di Stellone, capolista del Campionato cadetto. Il comunicato stampa della società lascia non poche perplessità non solo sul futuro del club rosanero, ma persino su un presente sempre più oscuro. I tifosi sono già in rivolta, i giocatori hanno cominciato a far sentire la propria voce. Lo sfogo di Giuseppe Bellusci – ex difensore del Catania – dopo il match contro il Foggia è chiarissimo: i calciatori si sentono soli: «Non sappiamo in mano a chi stiamo! Siamo una squadra che mentalmente è fragile per tutte le circostanze societarie che ci sono. Non abbiamo garanzie di nessun tipo. C’è solo il direttore Foschi e l’allenatore Stellone con noi, che ci stanno proteggendo da tutto e da tutti». Il calciatore non lesina il suo malcontento neanche verso le contestazioni subite, a suo dire ingiuste, per l’ottima prestazione. Chiara la sua richiesta: «Ci dovete aiutare! Siamo soli! Dobbiamo essere uniti tutti, non si può fischiare la squadra in questo momento».
Si attende il nuovo C.d.A.
Le dimissioni del presidente Clive Ian Richardson e del consigliere John Michael Treac – dopo soli due mesi dall’insediamento – non garantiscono prospettive. Un vero peccato per una squadra che st dando tutto che può, senza ricevere il minimo sostegno, nè comprensione. Stando al Comunicato stampa, nei prossimi giorni sarà convocata un’assemblea per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Insomma, i cugini palermitani rischiano di veder svanire il sogno del meritato ritorno in Serie A.
V.L.B.