La genuinità della terra, la storia dell’agricoltura locale e il futuro di un prodotto che è stato il primo ad avere ottenuto in Italia il riconoscimento di Indicazione geografica protetta (Igp). Saranno questi gli ingredienti di Terre d’Uva, la festa dell’Uva Italia di Canicattì che si terrà domenica 10 settembre in via Monsignor Ficarra nella cittadina in provincia di Agrigento. Un evento promosso dallo chef Pietro La Torre, il Comune di Canicattì, con a fianco il consorzio tutela Uva da tavola Igp presieduto dal Dott.re Marcelo Lo Sardo, che vedrà protagonisti cuochi, pastry chef, mastri casari, esperti panificatori e gastronomi. Tutti con l’obiettivo comune, ma declinato in varie forme e vari gusti, di valorizzare il frutto. “L’uva da tavola – spiegano dall’organizzazione dell’evento – almeno negli ultimi cinque anni, sta soffrendo una forte crisi economica”. Pagata poco e troppo spesso scartata per via del seme che contiene, i produttori devono fare i conti anche con l’aumento dei costi della manodopera e la difficoltà a trovare manovalanza.
Ed ecco che dalla crisi, nasce la festa, “per sensibilizzare – sottolineano – chef, cuochi e pasticcieri a utilizzare l’Uva Italia in diverse preparazioni e a sperimentare anche nuovi abbinamenti sia nel dolce che nel salato”. Dalla vigna ai piatti. Un evento che ha l’obiettivo di legare e tenere insieme la filiera agricola e quella culinaria per provare a fare in modo che anche i consumatori guardino a questo frutto con occhi nuovi. Dalle salse ai brodi fino ai dolci. Nel corso dell’evento saranno importanti chef e ospiti anche del panorama internazionale a realizzare preparazioni gastronomiche, durante diversi momenti di cooking show, di altissimo livello che saranno accompagnate anche da degustazioni vitivinicole. È la vite, del resto, la vocazione del territorio canicattinese dove il circa il 90 per cento dei terreni è coltivato a vigne. Vini e uve che hanno creato la storia e la tradizione locale e che, adesso, vengono valorizzate con un evento dedicato. Nell’organizzazione di Terre d’Uva ci sono anche lo chef patissier Santo Li Calzi; il sommelier del ristorante Acquanova Emanuele Mangiapane che ha selezionato le cantine che riempiranno i calici e l’associazione Blu Lab academy.
Ad inaugurare il palco centrale due grandi personalità, gli chef Filippo La Mantia e Pino Cuttaia per poi continuare con gli chef Francesco Patti e Domenico Colonnetta, gli chef patissier Santo Li Calzi e Vincenzo Cinardo ed il presidente Conpait Sicilia Peppe Leotta. Una preparazione particolare sarà quella realizzata a quattro mani dagli chef Alfio Visalli e Pietro La Torre. Che stupirà tanto nel gusto quanto nella forma: ingannerà l’occhio, a prima vista, presentandosi in modo diverso rispetto a quello che arriverà poi al palato”. A intrattenere il pubblico grandi performance musicali nonché un spazio cabaret con i grandi Toti e Totino.
Questa prima edizione di Terre d’Uva sarà un primo passo verso la creazione di un project work: una tavola rotonda che riunirà persone con ruoli e competenze diverse ma complementari con l’obiettivo condiviso di promuovere questa filiera agricola siciliana dell’uva da tavola per farla crescere e sviluppare in varie direzione. Un progetto che, ancora prima di entrare nel vivo, ha già dato i propri frutti: parte del ricavato delle confezioni di Uva Italia di Canicattì offerta dal Consorzio sarà devoluta grazie alla collaborazione con il Lions Club Canicattì’ Host, al reparto di pediatria dell’Ospedale di Canicattì. Nel management dell’evento ed a supporto della organizzazione dell’ufficio Media Relation, la Dott.ssa Romano Roberta, consulente di food law e food Communication. Ufficio stampa a cura dell’Avv.to Paolo Li Rosi.