Cancellato il murales dedicato al giovane ucciso nella sparatoria tra clan

di Erika Giacira

Cancellato il murales dedicato a Vincenzo “Enzo Negativa” Scalia vittima, insieme a Luciano D’Alessandro, della sparatoria tra clan avvenuta nel quartiere Librino l’8 agosto 2020.
Uno scontro tra 14 scooter e due auto: in sella ai primi gli affiliati al Clan Cappello, a bordo delle secondo invece i Cursoti Milanesi. La spedizione “punitiva”avveniva al culmite di numerosi contrasti tra le due famiglie mafiose, producendo così due vittime e numerosi feriti.

“Hai lasciato un vuoto nei nostri cuori”

Qualche giorno fa, in piazza Dante è stato realizzato un murales commemorativo dedicato ad Enzo Negativa, vicino anche al rapper catanese Niko Pandetta che due anni fa gli aveva dedicato messaggi di cordoglio sfociati poi nella canzone “Vita Sbagliata”.
Il dipinto era ben visibile già dall’entrata a Palazzo Ingrassia, adiacente al Monastero dei Benedettini fiore all’occhiello della città e sede dell’Università di Catania. Proprio per questo motivo aveva sollevato aspre polemiche, in particolare da Legambiente Catania: « Davanti all’Università, accanto al liceo Spedalieri e sotto gli occhi dei turisti – sottolinea l’associazione – un grande murales commemora un giovane ucciso in un regolamento di conti mafioso. A due passi uno striscione deturpa il muro del Monastero dei Benedettini e, come se non bastasse, anche una targa di marmo che commemora lo stesso giovane tifoso come fosse un eroe della patria. Ma lo Stato c’è a Catania?».

Il murales è durato pochissimo

Il murales è già stato cancellato stamane da alcuni incaricati del Comune a seguito di richiesta avanzata al Comune di Catania con il plauso di Legambiente: «Cancellato il murales che glorificava un uomo ucciso in un regolamento di conti mafioso e che troneggiava davanti un luogo di cultura quale la biblioteca Ursino Recupero in piazza Dante».

«Catanesi vi chiediamo di spendervi sempre per la legalitá. Unica strada che la nostra città può percorrere per avere pace, occupazione, uguaglianza sociale, democrazia. E per non vedere poveri ragazzi arruolati dalla mafia morire inutilmente».

Erika Giacira