Ieri consiglio straordinario voluto fortemente dal sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi. All’ordine del giorno il problema dei costi di conferimento in discarica.
Un consiglio comunale complesso che rischiava persino di essere rimandato a causa della mancanza del numero legale. Dopo oltre un’ora di attesa ecco 18 consiglieri in aula. Da giorno 1 aprile infatti, con la fine dello stato d’emergenza, consigli comunali e commissioni si svolgeranno esclusivamente in presenza.
Iniziano i lavori con Roberto Bonaccorsi che cerca di spiegare all’aula, anche attraverso l’ausilio di slides, la situazione odierna e soprattutto come questa sia in realtà frutto di azioni passate. Una situazione che ha inizio il 18 maggio del 2018 quando è iniziata la pubblicazione del bando della gara ponte della durata di 130 giorni che in realtà è stata poi prorogata fino all’altro ieri. Sono trascorsi anni che hanno visto il coinvolgimento dell’amministrazione e degli enti preposti. Un percorso che ha portato a dei ritardi che non hanno permesso il raggiungimento degli obiettivi di differenziata imposti dal legislatore regionale. Obiettivi che avrebbero permesso non solo di raggiungere premialità ma anche di limitare i costi. Si arriva al primo novembre 2021 quando è stato assegnato il servizio ai lotti Nord e sud. Per il lotto Centro, invece, una delle ditte ha presentato ricordo e il TAR si è espresso solo questo 28 marzo. Da quel momento l’aggiudicazione del lotto Centro è affidata al consorzio Gema. Bonaccorsi solleva l’amministrazione e la città tutta da ogni responsabilità.
Dati in miglioramento, ma per Bonaccorsi è necessario avere più tempo
«Da novembre ad oggi la percentuale di raccolta differenziata è migliorata del 500%. Nessuno di noi ha responsabilità se i dati i partenza erano quelli. La necessità è che il legislatore ci dia più tempo perché questo rischia di vanificare i sacrifici di 4 anni».
I consiglieri che hanno scelto di intervenire sembrano essere compatti e sostenere Roberto Bonaccorsi. Da Luca Sangiorgio che ricorda di aver votato non appena insediato l’aumento della TARI, azione sofferta ma necessaria. Ricorda tutte le azioni intraprese per far pesare il meno possibile sui cittadini questa tassa. E infine la sua ferma condanna al sistema delle discariche, un sistema a suo dire “estinto, superato”. Salvo Di Salvo e Lidia Adorno chiedono un “tavolo di crisi regionale”, mentre Sara Pettinato chiede un maggior controllo e intervento sui mancati pagamenti della TARI da circa il 51% dei cittadini e un maggiore controllo sulle grandi aziende.