«La giunta di Catania fa una semplice dedica a Franco Battiato, ma non vuol dire nulla». Sono queste
le parole di Enzo Bianco, ex sindaco della città dell’Elefante,
in merito all’intitolazione dell’ex piazza Nettuno al Maestro, originario di Riposto.
Il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci scrive ancora di sentirsi preso in giro e aggiunge ,«Mi piange il cuore! Quello che temevo si è puntualmente verificato! Avevo proposto di intitolare a Franco Battiato una piazza, una strada o un luogo significativo della nostra città. Il lungomare continuerà a chiamarsi come prima. Franco non merita questo! Protesteremo energicamente! E proporremo un’intitolazione adeguata!»
Qualcuno sui social avanza anche delle proposte, come quella di intitolare al musicista siciliano l’attuale via Teatro Massimo.
«Non c’è strada più significativa da intitolarla al maestro come quella che conduce al tempio dell’opera catanese, conosciuto in tutta Europa e oltre per la sua acustica e non solo», scrive il cittadino catanese.
Intanto ieri la città di Catania ha dedicato l’edizione del Lungomare Fest al maestro Battiato, a un anno dalla scomparsa, tra eventi sportivi, culturali, esposizione artigianale e promozione sociale.
A togliere il tricolore posto sulla targa per la commemorazione, sono stati il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi e Michele Battiato e il fratello maggiore di Franco.
A scandire il momento il Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa, con le voci soliste di Rita Botto e Alberto Munafò, interpreti dei ricercati arrangiamenti del repertorio di musiche e testi di Franco Battiato.
