Scoperta shock in Via Gorizia: una palestra era ancora aperta con flusso elevato di clienti. Quest’ultimi dovevano ricorrere a un segnale sonoro segreto per farsi aprire.
In piena emergenza pandemica e con diversi Dpcm dove è ribadita la chiusura totale dei centri sportivi, in Via Gorizia un centro era ancora aperto. I poliziotti del Commissariato Sezionale Borgo Ognina, scoprono in questa via una palestra che in aperta violazione della normativa vigente, permetteva ai propri iscritti di allenarsi regolarmente.
Ad insospettire gli agenti il via vai di persone in tenuta ginnica, soprattutto nelle ore serali, proprio nella strada dove è ubicata la palestra.
Dall’esterno sembrava chiusa ma a ben guardare
Dall’esterno la palestra sembrava chiusa e con l’insegna spenta. Ma a ben guardare, i militari, notano da una finestra numerose persone intente ad allenarsi in sala pesi e senza alcun utilizzo di DPI, come la mascherina. Immediata l’irruzione delle forze dell’ordine dentro lo stabile: beccati due personal trainer i quali hanno dichiarato di trovarsi lì per “allenarsi individualmente”. Gli agenti però, non si danno per vinti, passando a setaccio l’intera palestra che risultava assolutamente deserta e priva di confusione.
Segnale segreto dei clienti per accedere alla palestra
Tuttavia, la vista di uno specchio ambiguo si rivela proficua. Lo specchio, in realtà, celava un passaggio segreto verso uno sgabuzzino adibito a deposito. E proprio lì, sudati e in abbigliamento ginnico si erano rifugiati i clienti della palestra, al buio e in rigoroso silenzio, per non essere scoperti dalla polizia. Dalle dichiarazioni rilasciate dagli iscritti risulta che la palestra aveva chiuso ufficialmente ma era aperta ufficiosamente, quindi, non aveva ma chiuso del tutto.
Stando alle dichiarazioni, inoltre, per entrare si doveva usare un codice sonoro “segreto”: bisognava, infatti, bussare contro la porta d’ingresso con una certa cadenza, in modo da farsi riconoscere. Per il titolare della palestra, dei personal trainer e dei clienti scatta la multa amministrativa di 400 euro. Al proprietario, inoltre, sarà irrogata anche la sanzione della chiusura dell’attività per un periodo di 5 giorni.
G.G.