Si terranno il prossimo 23 luglio le primarie unitarie della coalizione di centrosinistra e del M5s per la selezione del candidato alla presidenza della Regione Sicilia.
Il voto sarà solo elettronico, con la possibilità però per gli elettori di registrarsi e scegliere se votare direttamente sulla piattaforma selezionata o al gazebo (sempre in moda telematica).
Le presentazioni delle candidature, invece, avverranno tra il 23 e il 28 giugno.
A tracciare una quadro delle primarie e non solo, Anthony Barbagallo, segretario PD Sicilia, che ha sottolineato come ancora una volta l’Isola dimostri di essere “laboratorio politico”.
Sotto i riflettori anche il problema della raccolta rifiuti una vera emergenza per la Sicilia Orientale, con un «Governo inadeguato che non ha saputo affrontare la situazione», sottolinea Barbagallo.
Identica situazione anche per quanto riguarda i Beni culturali siciliani.
«Chiediamo spiegazioni più precise – afferma il segretario del PD Sicilia – su alcuni fatti che riteniamo particolarmente rilevanti, tra questi il finanziamento da oltre 10 milioni di euro in favore di 3 borghi fascisti o la demolizione dell’ospedale Santa Marta di Catania, sulla collina di Monte Vergine, uno dei siti archeologici più importanti della Sicilia, senza il parere della sezione archeologica della Soprintendenza».
Alle porte delle elezioni amministrative il PD, con una lettera ai prefetti siciliani, chiede un maggiore controllo del voto finalizzato a sollecitare specifiche disposizioni per limitare l’ingresso in cabina elettorale del telefono, strumento attraverso il quale si può esercitare il controllo del voto, limitando la libera volontà popolare ed inquinando la democrazia.