Avviato dall’assessorato regionale delle Autonomie locali “il procedimento di revoca dell’incarico” di commissario straordinario al Comune e alla Città metropolitana di Catania, conferito il 9 settembre del 2022, a Federico Portoghese.
Il provvedimento, che sarebbe stato notificato ieri via pec, fa seguito al parere negativo, espresso dall’ufficio legislativo e legale della presidenza della Regione Siciliana sui requisiti posseduti da Federico Portoghese nella sua nomina a commissario straordinario a Catania, dopo le dimissioni del sindaco Salvo Pogliese che era stato sospeso dal prefetto per la condanna a 4 anni e 3 mesi di reclusione subita nel processo su rimborsi all’Ars come vicepresidente del gruppo del Pdl.
Il parere chiesto il 26 agosto del 2022 dall’assessorato regionale delle Autonomie locali è stato depositato il 5 gennaio scorso.
Nel provvedimento si segnala che “eventuali memorie potranno essere presentate entro cinque giorni” e che in “quell’arco temporale” il commissario straordinario “è invitato a limitare la sua attività agli atti urgenti e indifferibili”.
Il parere chiesto il 26 agosto del 2022 dall’assessorato regionale delle Autonomie locali è stato depositato il 5 gennaio scorso.
L’Avvocatura della Regione è giunta a “un esito negativo” circa l’inclusione dei professori universitari, dei ricercatori e dei dirigenti delle università statali, tra coloro che possono ricoprire l’incarico di commissario degli enti locali dell’Isola.
Portoghese ha prestato servizio all’università come dirigente di ruolo, ma l’Ateneo, secondo gli esperti legali, essendo un “Ente Autonomo”, non rientra nel novero dei presupposti giuridici stabiliti per supplire alla mancanza del sindaco negli enti locali siciliani.