Le prime somministrazioni del vaccino Astrazeneca sono iniziate lunedì e già il governatore Musumeci sogna di ottenere l’indipendenza.
Nessuna notizia circa la riduzione del numero dei vaccini destinati alla Sicilia, ma intanto si procede con la somministrazione agli agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria dei sette Istituti di pena della provincia e degli allievi della Scuola di Formazione e Aggiornamento del Corpo di Polizia e del Personale
dell’Amministrazione Penitenziaria di San Pietro Clarenza.
In corso anche le vaccinazioni degli agenti della Polizia di Stato e dei Carabinieri, tutti under 55.
«Il nostro obiettivo è renderci autonomi – sottolinea il presidente della Regione- I vaccini sono comunque quelli previsti dal protocollo e autorizzati. Per noi è importante concludere il piano di vaccinazione nel minor tempo possibile in modo tale da pensare alle riaperture. Questo tasso altalenante del contagio crea solo incertezze».
Accesa la speranza di rimanere in zona gialla
In confronto al resto della Penisola, la Sicilia infatti appare come una piccola oasi felice: mentre la maggior parte delle regioni italiane rischia l’arancione -se non addirittura il rosso come nel caso dell’Abbruzzo- i dati registrati negli ultimi sull’Isola appaiono confortanti. Ieri il bollettino giornaliero rilasciato dal Ministero della Salute ha segnalato 484 nuovi casi, un numero che conferma l’efficacia nelle misure restrittive adottate in Sicilia quando il contagio arriva a quasi 2000 nuovi positivi in 24h.
«La zona gialla – commenta Nello Musumeci – deve essere un patrimonio di tutti e abbiamo il dovere di salvaguardarla. Al Nord in alcuni comuni è stato necessario inasprire le misure. Ma nella nostra regione in questo momento non c’è allarme e confidiamo nel senso di responsabilità collettiva».
Non resta che attendere i dati della cabina di regia sul monitoraggio rilasciati dall’Istituto Superiore di Sanità mentre il neonato governo Draghi si impegna per snellire il Comitato Tecnico Scientifico.
«Se il tasso resta a questi livelli potremo continuare con la zona gialla e confrontarci col governo nazionale per altre aperture. Aspettiamo -conclude il governatore siciliano-di capire quali sono le linee su cui intende muoversi».
E.G.