Operativa da oggi l’equipe multidisciplinare per la diagnosi della disforia di genere.
Ieri, alla riunione di insediamento, presso la Direzione Sanitaria dell’Asp di Catania, sono intervenuti il direttore generale dell’Azienda sanitaria catanese, dott. Maurizio Lanza, e il direttore sanitario dr. Antonino Rapisarda.
Presenti, anche, il direttore del Dipartimento del Farmaco, dott.ssa Anna D’Agata; il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, dr. Carmelo Florio; il direttore dell’UOC Servizio di Psicologia, dr.ssa Daniela Bordonaro; il direttore dell’UOC Servizio legale, avv. Pina Morina; il direttore dell’UOC Territoriale Materno Infantile, dr. Sandro Sammartino.
L’equipe, coordinata dal dr. Giuseppe Grasso, endocrinologo, è composta da:
– dott.ssa Anna D’Agata, farmacista
– dr.ssa Francesca Iuppa, psichiatra
– avv. Pina Morina e avv. Giuseppe Bongiovanni, consulenti legali
– dr.ssa Santina Racca, ginecologa
– dr.ssa Cinzia Tubino, psicologo.
Il team è supportato dalla presenza del dr. Mario Vetri, endocrinologo con specifico expertise nella materia.
Le visite e le attività si svolgeranno presso il PTA di San Giorgio. Per info, contattare lo 095 09389766 .
La costituzione dell’equipe fa seguito a due determine dell’AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco che ha previsto, ai sensi della legge 648/96, la prescrivibilità, a carico del SSN, dei farmaci utilizzati nel processo di virilizzazione/femminilizzazione per donne/uomini transgender, previa diagnosi di disforia/incongruenza di genere formulata da un’equipe multidisciplinare e specialistica dedicata.
Il team catanese rappresenta una delle poche realtà presenti in ambito nazionale. La “centralità” del paziente, l’acquisizione della consapevolezza per la partecipazione alla costruzione del percorso assistenziale, e la tutela della relazione di cura, rappresentano le priorità di lavoro del team.
Il percorso assistenziale, che segue un modello di riferimento, è dettato da linee di indirizzo di tipo normativo e di governance, ed è rispondente sia all’evoluzione culturale e sociale odierna, sia al miglioramento della qualità dei livelli d’assistenza.