Andrea Giostra, lo scrittore palermitano di Montelepre, è stato premiato con la “Segnalazione di alto merito” per la letteratura, dal consiglio di presidenza dell’Accademia Italiana d’Arte e Letteratura, presieduta da Francesca Romana Fragale.
La cerimonia di consegna del premio, si terrrà a Roma, il prossimo 12 maggio alle ore 11:00, presso la Gangemi Editore in via Giulia,142.
«Quelle che leggerete sono delle novelle brevi, anzi, brevissime, di vita di Sicilia, di vita di siciliani, di vita vera e raccontata spontaneamente senza mediazioni linguistiche».
E’ così che lo scrittore si rivolge al lettore per descrivere le sue “Novelle brevi di Sicilia”.
A tal proposito Francesca Romana Fragale, dichiara: « Andrea Giostra è un eccellente e geniale scrittore che coniuga nel medesimo spartito le note del cuore, quelle dell’analisi psicologica degli indelebili personaggi che delinea in modo mirabile e delle sue curate ambientazioni. Il retrogusto amaro e una sottile sagace ironia satirica rendono le Novelle Brevi di Sicilia un importante spaccato dell’animo umano, del bello e del brutto universalmente intesi».
La storia di Andrea Giostra
Appassionato di arte e cultura, lo scrittore, laureato in Psicologia Clinica per cinque anni ha collaborato con la cattedra di Psicologia Clinica dell’Università degli Studi di Palermo.
Ha partecipato ad un corso biennale di perfezionamento post-lauream in Psicoanalisi Freudiana e frequentato un master triennale in Criminologia, all’Università degli Studi di Padova.
La sua scelta di intraprendere questi studi è nata dalla curiosità riguardo al funzionamento della mente umana, che aveva sin da bambino.
Andrea Giostra è inoltre un appassionato e un grande lettore di Luigi Pirandello e di Fyodor Michailovic Dostoevskij.
La sua passione per i racconti siciliani nasce a Montelepre, in una palazzina dove viveva con la sua famiglia e con i nonni paterni.
Quando era bambino aspettava ansiosamente che gli venisse l’influenza così da avere al suo fianco la nonna Vita, che gli raccontava i“cunti” (dal siciliano:“racconti”), inventati di sana pianta.
«Lì è nata la mia passione per le storie ascoltate, poi per quelle lette e infine per quelle scritte da me».