Si avvicinano sempre più le elezioni amministrative 2022, e la lista dei papabili continua ad allungarsi. Nella mischia si aggiunge adesso il nome di Fabrizio Micari, ex rettore dell’Università di Palermo, il quale decide di candidarsi a sindaco con il Pd.
Sembra che Micari voglia rifarsi dalla precedente sconfitta alle regionali del 2017 quando si candidò come avversario di Nello Musumeci, che, secondo come sono andati i fatti, vinse poi le elezioni. Anche se in merito alle primarie non vi è alcuna indicazione.
Il nome di Fabrizio Micari riecheggia in una rosa di candidati non indifferente. Il centrosinistra schiera una formazione piuttosto variopinta che vede interessato come ultima new entry il deputato del Pd Carmelo Miceli. Lui insieme al vice sindaco Fabio Giambrone, a Giampiero Trizzino del M5s e Giusto Catania per la Sinistra.
Tra i nomi dei candidati anche esponenti di movimenti e associazioni impegnate nel sociale come Mariangela Di Gangi (Laboratorio Zen). Rita Barbera, l’ex direttrice del carcere Ucciardone, che si è auto candidata, Antonella Di Bartolo, preside dell’Istituto Pertini nel quartiere Sperone. Ultimo ma non meno importante Davide Faraone, candidato per Italia Viva.
«Ho confermato in questi giorni la mia disponibilità ad un impegno concreto con il Partito Democratico per le prossime elezioni amministrative a Palermo». Con un post su facebook l’ex rettore di UniPa ha annunciato la sua candidatura.
«E l’ho fatto perché – si legge – sono convinto della necessità di costruire in tempi rapidi un Progetto per Palermo che sappia valorizzare quanto di positivo è stato fatto, affrontare le numerose criticità della nostra Città e proiettarla verso nuovi ed importanti orizzonti. Tutto questo in una logica di squadra, l’unica possibile in circostanze così delicate ed importanti».
Diverse le idee previste dal programma di Fabrizio Micari, che hanno come unico obiettivo quello di riaffermare i valori di una città come Palermo.
«La coalizione di Centro-Sinistra che si sta costruendo ha il dovere di proporre un nuovo programma di governo – sottolinea -. Un programma che riaffermi valori che ormai fanno parte del patrimonio genetico della Città: Palermo capitale della Legalità, Palermo Città accogliente ed inclusiva a vocazione internazionale, Palermo capitale della Cultura e Città Universitaria, tema quest’ultimo a me particolarmente caro».
«Ma anche – continua Micari -, un programma che prenda atto dei diversi fronti sui quali si manifestano criticità e proponga soluzioni credibili ed attuabili, in quanto sostenibili anche economicamente. Ne cito alcune a tutti evidenti: gestione dei rifiuti, strade, marciapiedi, arredo urbano e parchi, cimiteri, viabilità, mobilità elettrica, ma anche attenzione alle persone diversamente abili, alle fasce più fragili della popolazione e agli ultimi».
«Occorre puntare – continua Micari – alla rigenerazione della capacità amministrativa della Città. Occorre dedicare la massima attenzione a tutti i Quartieri, con una visione unica della Città, dallo Zen alla Bandita. Servono servizi e collegamenti efficaci, anche con un necessario decentramento amministrativo.Sono obiettivi importanti e concreti, per il cui raggiungimento bisogna agire in sinergica e leale collaborazione istituzionale con il Governo Regionale e Nazionale, ma anche attivando partnership con i privati sugli aspetti in cui la collaborazione risulti utile ed opportuna».
«È tempo di agire – asserisce infine il nuovo candidato -. Unire nella squadra le menti e le risorse più competenti e volenterose, guardare al Futuro Possibile di questa Città».