“L’idea di una sfida da affrontare è proprio l’antitesi del giusto modo di fare apnea…” . Sono le parole di Fabio Bertuccio, che ha raccontato a 360 gradi il mondo dell’apnea.
Ha iniziato ad appassionarsi al mondo dell’apnea ad appena quindici anni (ora ne ha 44). Nel 2012 ottenne il brevetto di allenatore mentre nel 2014 quello di istruttore di apnea, due ruoli che possono sembrare simili ma che in realtà non lo sono.
Proprio nel 2012 arrivò una svolta nella sua vita lasciando l’università per dedicarsi al suo vero e unico grande amore: l’apnea.
Nel corso dei suoi anni ha insegnato a molte persone iniziando, in primis, dai pescatori per poi evolversi aumentando cosi il bacino di utenza. Uno sport che non fa distinzioni di età o sesso, perchè praticato sia da giovani che da uomini e donne.
“Oggi fare apnea significa intraprendere un viaggio prima di tutto finalizzato al benessere psico-fisico dato dall’assenza di peso ed il senso di libertà offerti dall’acqua combinati con l’effetto del respiro. Con il tempo ci si rende conto che questo sport, qualora si volesse migliorare il livello di pratica, diventa anche un’occasione per migliorarsi come individui”.
L’apnea del resto è uno sport completo che può essere importante sia da un punto di vista fisico che mentale.
Fabio Bertuccio svolge gli allenamenti presso la piscina della 4Spa di Acicastello. Sono diverse le tipologie di allenamento che vanno da quello dinamico a quello statico nel quale l’apneista, si limita a galleggiare trattenendo il respiro.
«L’apnea– dichiara Bertuccio- è uno sport che inizialmente si svolgeva da autodidatti ma è proprio la passione a spingere le persone ad intraprendere percorsi formativi per crescere ulteriormente».
Si è parlato passione, un termine che l’allenatore catanese ama parecchio: «Prima paragonavo la passione ad un fuoco innescato da una scintilla e non è un caso.. Il fuoco nello sport può essere di tre tipi: paglia, stabile o in continua espansione».
Per Bertuccio il miglior modo di avvicinarsi a questo sport è quello di appassionarsi, di vedere dal vivo quello che si fa direttamente e non farlo solo tramite slogan pubblicitari o strategie di marketing.
«L’apnea di base è puro benessere – conclude – ma pure pulizia interiore, disciplina. A livello agonistico è anche fatica ma con tante soddisfazioni, amicizia e legame fraterno con i propri compagni di squadra e col proprio allenatore. Se questo è ciò che si vuole, le strade per ottenerlo ci sono».
Non si poteva non concludere, questo viaggio nel mondo dell’apnea, con un pensiero migliore.
La scoperta e la curiosità devono viaggiare anche verso mondi nuovi e non fermarsi alla solita routine, e fidatevi che l’apnea è una disciplina che presentata tanti valori nonostante sia poco conosciuta.