La Santa Pasqua è la solennità più importante e significativa del cristianesimo nonché culmine del Triduo Pasquale che comincia con il Venerdì Santo seguito dal Sabato Santo e infine la Domenica di Pasqua, queste giornate rappresentano il cuore di tutto l’anno liturgico.
La Pasqua Cristiana celebra la risurrezione di Gesù che sancisce l’instaurazione della Nuova alleanza e l’avvento del Regno di Dio.
Si tratta di una festività mobile, ossia di una celebrazione la cui data varia in base ai differenti cicli lunari. La data della Santa Pasqua cade, infatti, ogni anno la domenica successiva al primo plenilunio della stagione primaverile, determinando anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste.
Il Sabato Santo, la Vigilia della Santa Pasqua:
Il Sabato Santo è il secondo giorno liturgico del Triduo pasquale, che comincia con la Messa nella Cena del Signore nella sera precedente il Venerdì santo. Questa giornata è caratterizzata dal silenzio e dal raccoglimento dopo la morte di Gesù Cristo che adesso giace nel Santo Sepolcro.
Nelle Chiese le luci e le candele sono spente, gli altari spogli, senza fiori. Importante nella celebrazione pasquale è la Veglia serale che acquista il valore simbolico dell’attesa della Resurrezione di Cristo.
Successivamente si procede con l’accensione del cero pasquale e la benedizione della luce e l’annuncio della Pasqua con la celebrazione della Liturgia battesimale. Il rito prevede: Canto delle litanie dei Santi, Preghiere di benedizione dell’acqua battesimale, rinnovazione per tutti delle promesse battesimali. Tutto culmina nell’Eucarestia, sacramento per eccellenza della Pasqua.
Cosa è la Santa Pasqua e quando si festeggia?
La Pasqua è la principale solennità del Cristianesimo. Essa celebra la risurrezione di Gesù avvenuta, secondo le confessioni cristiane, nel terzo giorno dalla sua morte in croce. La Pasqua è il simbolo del rinnovamento, della gioia e della rinascita.
La celebrazione cade tra il 22 marzo e il 25 aprile denominandola così Pasqua bassa o alta, secondo il periodo in cui capita.
Cosa significa la parola “Pasqua”?
Deriva dal greco: pascha, a sua volta dall’aramaico pasah e significa propriamente “passare oltre”, quindi “passaggio”. Gli Ebrei ricordavano il passaggio attraverso il mar Rosso dalla schiavitù d’Egitto alla liberazione. I simboli principali della Pasqua.
Tre elementi sorgono a simbolo di questa festività:
Il fuoco
Somma espressione del trionfo della luce sulle tenebre, del calore sul freddo e della vita sulla morte. Durante la ricorrenza pasquale, questo simbolo raggiunge la massima celebrazione attraverso il rito del fuoco nuovo e dell’accensione del cero. Nella notte di Pasqua, un fuoco viene acceso fuori dalla chiesa, intorno ad esso si raccolgono i fedeli e proprio da questo fuoco viene acceso il cero pasquale.
Il cero
Simbolo di Cristo, vera luce che illumina ogni uomo. La sua accensione rappresenta la resurrezione di Cristo, la nuova vita che ogni fedele riceve da Cristo e che, strappandolo alle tenebre, lo porta nel regno della luce assieme agli angeli.
L’acqua
Elemento che purifica e il mezzo attraverso il quale si compie il Battesimo. La notte di Pasqua è la notte battesimale per eccellenza, il momento in cui il fedele viene incorporato alla Pasqua di Cristo, che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita.
Perché si mangiano le uova?
La tradizione di decorare uova risale già ai primi cristiani che pitturavano le uova di rosso, per ricordare il sangue di Cristo, e le decoravano con croci o altri simboli. La simbologia dell’uovo è evidente: dall’uovo nasce la vita che a sua volta veniva associata con la rinascita del Cristo e quindi con la Pasqua.
La Quaresima, il periodo di quaranta giorni prima della Pasqua nel quale i credenti sono tenuti al digiuno e all’astinenza. In questo periodo è vietato mangiare carne, in passato, e tuttora nelle chiese cristiane orientali, era vietato mangiare anche le uova.
Era difficile però costringere le galline a non depositare uova in quel periodo, così i primi cristiani si trovavano con un surplus di uova che non potevano mangiare. Dalla necessità di farci qualcosa sarebbe nata la tradizione di bollirle fino a farle diventare dure come sassi e poi dipingerle con colori sacri e simbolici.
L’Agnello:
Nella tradizione cristiana a Pasqua si mangia l’agnello, perché nella sua simbologia ci ricorda il sacrificio di Gesù in croce, la sua passione, perché fu “immolato come un’agnello”.
L’agnello noi tutti sappiamo essere un animale mansueto e la sua immagine ci ricorda appunto l’innocenza e simboleggia perfettamente la pazienza, la mansuetudine e l’innocenza di Cristo.