Che Acireale viva un momento difficile, non vi sono dubbi, tra mozioni di sfiducia, tensioni in consiglio comunale e alti e bassi tra i cittadini, alcuni contenti e soddisfatti e altri in polemica con un’amministrazione che sembra sorda alle loro richieste.
Dopo la bocciatura della mozione di sfiducia, il primo cittadino Stefano Alì, alcuni giorni fà proprio poco prima della votazione, fà il punto della situazione in un post sul suo profilo facebook.
«Bisognerebbe parlare piuttosto dei finanziamenti – scrive il sindaco – in ambito scuole (mense, palestre, ricostruzione a Scillichenti) o informatizzazione, circa 1 milione di euro o 3 piste ciclabili, o gli interventi per l’edilizia popolare, o quelli per gli impianti sportivi. Il mio stipendio da sindaco, vi ricordo, è un po’ più di metà di quello dei miei predecessori e non intendo aumentarlo come oggi consente la legge trascinando anche il limite per i gettoni dei consiglieri, scommetto con chiunque che il prossimo sindaco se lo aumenterà. ma quali saranno i progetti? Chi li proporrà? Il mandato del presidente è di 3 anni in assenza del sindaco di Acireale sarà ricoperto dal sindaco di Aci Catena».
Nel suo post parla anche del PNRR e Tari.
« Il 22 agosto scade il termine per presentare proposte per mense scolastiche, il 15 settembre le progettazione per la messa in sicurezza delle scuole, a seguire ne sono previsti altri sull’efficientamento energetico ed anche sul patrimonio stradale. La questione più drammatica che abbiamo davanti è l’approvazione del PEF e delle tariffe della TARI. Questo consiglio ha già bocciato la prima volta la delibera, che è una presa d’atto dei costi, approvata anche dalla SRR e poi c’è il capitolo Carnevale».
«La situazione del nostro ente è sempre stata complessa – aggiunge – come evidenziato dal commissario Scalia non era uno yacht demodè. Ma abbiamo lavorato per resistere, per evitare l’onda del dissesto ad Acireale. Il consuntivo 2021 si è chiuso molto positivamente, quasi 3 milioni di € resi disponibili per gli anni sucessivi, grazie ad un finanziamento straordinario di 2 milioni ed 800 mila € di fine anno. Ma gli aumenti dell’energia elettrica, il costo del rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti ed una causa con Aciambiente del 2012 non permettono di utilizzare risorse del bilancio per abbattere il costo della TARI, almeno la quota del FCDE.
Non credo che possa essere di conforto il fatto che il problema è di tutti i comuni, dobbiamo guardare alla nostra situazione».
«E infine c’è la questione Palatupparello per riaprirlo ai concerti o la fine dei lavori allo stadio Aci & Galatea e le modalità di gestione».