Una lite, poi le botte ed infine alcuni fendenti che sono costati la vita ad un nigeriano lo scorso 12 luglio, in via Re Ierone II a Siracusa.
Il responsabile è un cittadino nigeriano di 23 anni, di cui non sono state fornite le generalità, che dopo l’omicidio ha lasciato la città alla volta di Catania. E proprio qui, il giovane è stato avvistato in via De Pasquale da un assistente capo della Questura etnea libero dal servizio, in quanto già noto alle forze dell’ordine per precedenti e personalità aggressiva.
Gli agenti lo hanno così fermato con l’accusa di tentato omicidio e poi condotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
La dinamica dell’omicidio è stata chiarita dai filmati dei sistemi di videosorveglianza installati nella zona: l’aggressore era stato colpito nel corso di una lite con un connazionale con un pugno al volto che gli aveva procurato una ferita all’arcata sopraccigliare. Il 23enne dunque è ritornato armato di coltello e ha colpito la vittima fino ad ucciderla.
E.G.