Tra i tanti cambiamenti che questa pandemia ha portato nelle nostre vite, un campo spesso trascurato è quello del sesso.
Cosa è successo nelle nostre camere da letto durante questa pandemia?
Con l’aiuto del Dottore e Sessuologo Alessio Platania abbiamo analizzato come il Covid ha influenzato la nostra sessualità, i rapporti in camera da letto e più in generale la nostre pratiche sessuali.
Partendo dal primo lockdown insieme al Dottor Platania abbiamo riscontrato come la reclusione forzata, il dover necessariamente stare lontani dai nostri congiunti e la conseguenza migrazione delle relazioni in una dimensione virtuale abbia cambiato anche le relazioni amorose e sessuali.
«Il primo lockdown è stato decisivo. Le nuove coppie non potevano incontrarsi perché non convivevano. Chi era single non aveva modo di conoscere realmente una persona. E’ stato un periodo pesante e deprimente da questo punto di vista. Tutto ciò ha portato alla scoperta di queste nuove tecnologie, o meglio, ad un maggiore utilizzo delle stesse. Sono stati utilizzati infatti come mezzi per conoscere gente e per esplorare la sessualità anche in coppie costituite. Il sexting o gli appuntamenti su Zoom sono così incrementati per forza di cose. Le coppie che convivevano da tempo si sono dovute ritrovare invece a passare più tempo del previsto insieme. Questo da una parte ha aumentato gli attriti con un aumento delle separazioni e della violenza domestica purtroppo. In altre coppie invece si è affrontato maggiormente il discorso della sessualità. Si è riscoperto quindi il “tempo per il sesso”. Condizione che ha permesso proprio un’apertura maggiore anche al dialogo, alla scoperta dei bisogni o di un sostegno di professionisti».
Le nuove frontiere del sesso. Non solo virtuale, ma anche “outercourse”
Tre fenomeni principali quindi: sesso online, attriti nelle coppie con conseguenti separazioni e infine la riscoperta del sesso nelle coppie.
Ma questa riscoperta cosa ha comportato?
Un nuovo fenomeno si è diffuso e parliamo dell'”outercourse”, ovvero l’attività erotica preliminare che non include penetrazione.
«La pandemia ha probabilmente permesso di scoprire che la sessualità inizia molto prima della penetrazione e non è fatta solo di questo. Semplici carezze, baci o esperienze sessuali come un massaggio fanno parte della sessualità. Quindi dall’impossibilità di vedersi è nata una stimolazione maggiore attraverso altri canali o pratiche».
Non solo petting quindi. Via libera a tutte le pratiche sessuali propriamente detti. Dai baci, ai massaggi, alla masturbazione reciproca. Tutte quelle pratiche che eviterebbero in qualche modo l’insorgere di una gravidanza o la trasmissione di malattie. Per alcuni si tratta di una forma di astinenza totale che esclude ogni forma di penetrazione, per altri invece questa pratica eviterebbe esclusivamente la penetrazione vaginale per mezzo del pene.
Largo sfogo alla fantasia quindi. In camera da letto o in qualsiasi posto vogliate trovarvi potete sperimentare provando tra un’infinità di pratiche che daranno un pizzico di pepe alla vostra relazione evitando la monotonia.
Dal Kamasutra con le sue 64 posizioni alle nuove pratiche sessuali che non includono penetrazione. L’importante in fondo è sperimentare!