L’indie in siciliano: Marco Castello e la sua musica

di Sveva Scocco

Marco Castello è uno dei nomi più riconoscibili della scena indipendente italiana degli ultimi anni. Musicista e cantautore originario di Siracusa, ha costruito la propria identità artistica attraverso una discografia essenziale, ma coerente, in cui lingua, suono e produzione restano strettamente legati a una visione personale.

Dalle prime pubblicazioni a Pezzi della sera

Dopo le prime esperienze come strumentista e collaborazioni in ambito nazionale e internazionale, Castello esordisce come solista con Contenta tu (2021), un album che attira l’attenzione per la scrittura diretta.

Il percorso prosegue con Pezzi della sera (2023), secondo album in studio, che consolida il suo stile: arrangiamenti essenziali, attenzione alla dimensione quotidiana e una produzione che evita eccessi, privilegiando l’equilibrio tra melodia e parola.

Beddu all’interno della discografia

Beddu si colloca come uno dei brani più rappresentativi di questa fase artistica. La canzone ha contribuito in modo significativo alla diffusione del nome di Marco Castello, diventando uno dei suoi pezzi più ascoltati e riconoscibili.

Dal punto di vista discografico, Beddu sintetizza diversi elementi centrali nel suo lavoro: l’uso del siciliano come lingua principale, una scrittura asciutta e una struttura musicale accessibile, ma non semplificata. Il brano si inserisce con coerenza nel progetto più ampio di Pezzi della sera, rafforzandone l’identità complessiva.

Lingua e produzione come scelta artistica

Nella discografia di Castello, il dialetto non è un elemento accessorio, ma una scelta strutturale. Anche in Beddu, la lingua siciliana viene utilizzata senza mediazioni, contribuendo a definire un linguaggio musicale riconoscibile e distante dalle logiche più standardizzate del pop italiano.

La produzione mantiene una linea chiara: arrangiamenti puliti, attenzione al groove e una costruzione sonora che lascia spazio al testo. Questo approccio consente ai brani di funzionare sia in studio sia nella dimensione live, dove Castello ha consolidato ulteriormente il proprio seguito.

Una posizione definita nella scena indipendente

Con una discografia ancora contenuta ma ben delineata, Marco Castello si è ritagliato uno spazio preciso all’interno della musica indipendente italiana. Beddu rappresenta uno snodo importante di questo percorso, non solo per i numeri di ascolto, ma per la capacità di sintetizzare una poetica musicale coerente e riconoscibile.

Il suo lavoro continua a dimostrare come un progetto fortemente legato a un territorio possa dialogare con un pubblico ampio senza rinunciare alla propria identità.