Mondo digitale, il nuovo Māyā

di Nicol Graziano

Da quando il mondo digitale ha fatto breccia nel mondo “apparentemente” reale, è nata una gran confusione.. anzi, sembra si sia approfondita quella che già c’era, e si sia evoluta in modi a cui nessuno aveva pensato!

Gli interrogativi dell’uomo erano quelli esistenziali, chi siamo, da dove veniamo, qual è il significato della vita, cos’è la morte..etc. Roba semplice se paragonata al caos che oggi traspira dal mondo digitale e che balza nella vita quotidiana e rimbalza nel web ed ancora nei nostri giorni in un infinito effetto ping pong..

Una maggiore confusione

Insomma, qui sembra che dopo l’avvento di questo mondo parallelo digitale (un illusione nell’illusione) le persone siano più confuse di prima! Non solo, ma si è perso qualsiasi riferimento, ed è diventato oggi, se non impossibile, molto ma molto difficile riuscire a capire cosa abbia un fondamento o un barlume di verità nella cosiddetta “vita vera”.

Lo Yoga definisce questo mondo materiale Maya, un’illusione. L’universo è fondamentalmente una illusione. Lo sono le forme, i colori, le definizioni etc.. In sostanza tutto quello che può essere percepito attraverso i sensi non è così come lo vediamo, lo sentiamo e via dicendo.. tra l’altro la fisica quantistica negli ultimi decenni lo ha confermato, arrivando a dichiarare che la materia così come la conosciamo noi in realtà non ha le caratteristiche che le attribuiamo.

L’avvento del mondo digitale ha creato un sistema che approfondisce questa illusione, fondamentalmente creando una Maya parallela, e aprendo potenzialmente all’infinito nuovi livelli di illusione, tanti quanti la mente di un individuo desidera crearne.. e qui sta il pericolo.

Non identificazione con corpo e mente

Nella Scienza dello Yoga una delle questioni fondamentali sta nella non identificazione con il proprio corpo e/o la mente; essi sono veicoli, o manifestazioni temporanee di una coscienza che attraversa questo mondo materiale vita dopo vita, in un percorso fondamentalmente spirituale.

Chi è in un percorso spirituale vede la sua mente non come sè stesso, ma come uno strumento, essenzialmente da purificare e da fare diventare trasparente, tanto da riuscire a vedere la realtà nella sua vera manifestazione; al contrario una mente colorata proiettera’ questi colori negli oggetti che vuole conoscere, alterandone la percezione.

Ergo.. il mondo digitale è molto pericoloso per chi ha una mente già colorata, perché non fa altro che aggiungere una pressoché infinita gamma di colori e forme artificiali, appesantendo all’esasperazione una situazione già delicata e proiettando se stessa in una sorta di ipersaturazione che provoca effetti disastrosi.

Allontanamento dalla realtà

Una mente proiettata in questo processo si allontanerà pericolosamente e inesorabilmente dalla realtà, o dalla realtà illusoria, e sarà presto incapace di discernere il falso dal vero, rimbalzando tra una infinita gamma di impossibili realtà, allontanandosi sempre di più dalla “coscienza di sé”.

Con livelli di pericolosità diversi. Una coscienza molto sviluppata potrà avere danni limitati.. ma i bambini? I bambini corrono i rischi più  grandi. La famosa “età dello sviluppo” è un regno molto delicato, dove sono importanti tante cose.. un buon sonno andando a letto presto, dei giochi creativi, il movimento fisico, correre saltare esplorare.. e proprio esplorando la coscienza si sviluppa in modo creativo, sano.. umano.

Vi siete accorti come i bambini si abituano così velocemente all’uso del telefono? O del tablet? Etc? Una volta avuto in mano due o tre volte diventa tanto indispensabile da gridare e piangere forte pur di tornare in suo possesso.

Stiamo attenti.. non solo ai bambini.. Anche il bambino che vive in noi soffre tanto questo mondo digitale. Come tutti gli strumenti , dovremmo imparare a essere disciplinati e concentrati , ed usarli solo quando necessario.