A Catania da diversi anni a questa parte si fa strada uno sport che ancora forse in pochi conoscono, il taekwondo. Si tratta di un’arte marziale nata in Corea tra il 1940 e il 1950 basata soprattutto sulle tecniche di calcio e che combina le note tecniche di combattimento finalizzate alla difesa personale e alla pratica agonistica con altre tecniche, che invece fanno parte della meditazione.
La Taekwondo Yon a Catania
Nel capoluogo etneo da quasi un decennio si fa notare nel panorama sportivo cittadino la Taekwondo Yon, nata nel 2016 e gestita dal presidente e direttore tecnico Valerio Bonanno. Si tratta di una società che oltre a promuovere i valori di questo sport svolge anche una funzione sociale, in quanto accoglie anche giovani che provengono da paesi poveri e venuti a Catania a cercare un po’ di fortuna per poter vivere dignitosamente.
I risultati sportivi ottenuti
La sede si trova in piazza Spedini, nella palestra all’interno dello stadio Angelo Massimino, una sorta di quartier generale nel quale si porta avanti la crescita della società nel migliore dei modi. A illustrare quali sono le missioni sportiva e sociale del Taekwondo Yon è proprio il presidente Valerio Bonanno.
«L’associazione è nata il 15 novembre 2016 – dice Bonanno –, quindi sta per compiere nove anni di vita. E’ nata dopo che un’associazione precedente si dissolta. Io da unico allievo ormai rimasto decisi di prendere in mano le redini cambiando un po’ di cose ed è nata così la Taekwondo Yon. Ci sono diverse categorie a seconda dell’età, del peso e delle cinture. Essendo un’arte marziale si viaggia un po’ con le cinture, più il grado è alto più i campionati diventano difficili e da una piccola palestra adesso abbiamo la sede nella palestra dello stadio Massimino, che è diventata molto grande perché nel 2023 ci siamo laureati campioni d’Italia».
Ma come funzionano le competizioni? «I nazionali di combattimento in base al numero di atleti portati e al numero di medaglie ottenute ti fanno posizionare in una graduatoria. Nel 2023 siamo divenuti campioni d’Italia nella categoria maschile. L’anno dopo un nostro atleta ha vinto la Coppa Italia, che è una delle manifestazioni più importanti nel nostro sport e lo scorso weekend un altro nostro atleta ha partecipato ai nazionali per la sua prima esperienza nella categoria senior. E’ stata una bella esperienza, anche se non abbiamo ottenuto risultati concreti in una categoria comunque complicata. Si è fermato con un avversario che poi è arrivato sul podio».
La missione sociale
La missione di questa società è però anche sociali, in quanto «aiutiamo ragazzi che sono in difficoltà per via del loro tessuto socioculturale, lavoriamo con ragazzi che non sono integrati, come quelli stranieri. Probabilmente prenderemo in carico un ragazzo proveniente dalla Tunisia che vive ancora in un centro di accoglienza. Stiamo lavorando per creare una realtà solida, visto che in tutta la provincia di Catania le palestre di taekwondo si contano sulla punta delle dita. Il campionato nazionale cintura nera è finito lo scorso 7 novembre e adesso ci saranno i campionati under 21, ai quali parteciperemo con una nostra delegazione, il 21 dicembre a Jesolo e i campionati cintura rossa con quattro atleti nostri».







