Si sa benissimo che i dolori, sia muscolari che articolari, sono un campanello d’allarme di non poco conto nella vita di ognuno di noi e spesso ci chiediamo cosa bisogna fare nello specifico per prevenirli. Spesso noi avvertiamo questi dolori in diverse parti del corpo e rappresentano l’ultimo campanello d’allarme, quello più forte, che ci spinge a intervenire e a consultare il medico.
In questo senso l’osteopatia è molto utile per far capire a ciascuno di noi qual è la causa del dolore e non si limita certo a quelli che riguardano la schiena o la cervicale. Di grande importanza è quindi il check-up funzionale, che non affronta la patologia solo quando si avverte il dolore, bensì anche come prevenzione.
Un supporto immediato
La conferma in tal senso arriva dal dottore osteopata Alessandro Melia, che sottolinea come la sua disciplina può fare da supporto sin da subito.
«L’osteopatia – spiega Melia – ci porta a lavorare molto nella fisiologia perché può essere un vero strumento per la prevenzione anche quando non si avverte alcun sintomo. Il dolore è semplicemente l’ultimo segnale che dà il corpo dopo un periodo di maladattamento. Ogni giorno abbiamo stress, posture sbagliate e movimenti ripetuti e quindi il corpo è obbligato a compensare. E c’è anche da ricordare che questi adattamenti possono portare rigidità e tensioni croniche. L’obiettivo è quindi quello di intercettare gli squilibri prima che si arrivi al dolore».
Qual è lo scopo e come funziona il check-up?
Lo scopo dei check-up preventivi globali è quello di «fare un valutazione su postura, mobilità, respirazione, equilibrio di catene muscolari e articolazioni. Si tratta di test manuali che portano a individuare le zone meno mobili e che si trovano in disfunzione anche se non si sente il dolore. E’ una sorta di ‘tagliando’. I campanelli d’allarme sono stanchezza cronica e fastidi ricorrenti, per i quali il check-up porta a migliorare la fluidità dei movimenti, ad attutire le tensioni muscolari e a favorire il recupero e la qualità del sonno. Per sportivi e sedentari si possono prevenire gli infortuni e i dolori. Quindi definirei tutto questo come un investimento nella salute futura, una specie di educazione al benessere per ascoltare il proprio corpo e preservare l’armonia».