A Canicattini Bagni, in provincia di Siracusa, c’è un ponte particolarmente misterioso. Si caratterizza per un grande arco con due grandi statue. Proprio a quelle statue è legata una leggenda.
Il ponte di Sant’Alfano è un opera costruita nel 1796 da parte del Marchese Daniele, che permetteva di collegare il paese di Canicattini Bagni con il feudo di Sant’ Alfano. La particolarità di questo ponte monumentale sta nella presenza di un grande arco in pietra bianca, in cui trovano posto due statue che portano in mano rispettivamente del pane e un fiasco di vino. Una leggenda vuole che le due statue rappresentino Currarinu e Calamaru, due contadini divisi da profondo odio e rivalità amorose, i quali un giorno si dettero appuntamento sul ponte per sfidarsi a duello. Calamaru (ovvero Calamaro, ma forse indicante un nome simile a Calogero) e Currarinu (ovvero Corradino), si sfidarono per ragioni d’amore fino ad uccidersi a vicenda. Il mistero del Ponte Sant’Alfano ruota attorno a questa leggenda e non solo. Si narrano storie di briganti, dato che il parapetto di protezione del ponte contiene ancora delle feritoie ove si nascondevano, per tentare delle imboscate. Altri ancora raccontano che le statue rappresentano la volontà del Marchese che voleva con questi simboli rappresentare il Potere e la Forza. Qualsiasi sia la realtà e qualsiasi cosa accadde nel passato, rimane un mistero ad avvolgere il Ponte di Sant’Alfano.