Maria Basso, l’ottantenne vicentina che viveva in una casa di riposo ad Asiago, portata a Catania da una lontana parente in circostanze sospette, è deceduta venerdì 16 dicembre nella rsa di Catania dove era stata portata da una parente.
Il ricovero d’urgenza era scattato qualche giorno fa dato che le condizioni dell’anziana erano peggiorate improvvisamente, tanto da non riuscire nemmeno più a mangiare autonomamente.
La notizia della scomparsa è arrivata solo nel primo pomeriggio di venerdì in Altopiano.
Nel contempo è stata subito informata la procura di Vicenza che, con il sostituto procuratore Claudia Brunino, aveva aperto un’inchiesta dopo la denuncia del primo cugino della vittima, Mario Basso, seguito dall’avvocato Roberto Rigoni Stern, che aveva depositato una querela nei confronti della siciliana per circonvenzione di incapace.
La anziana, una quindicina di giorni fa, si era allontanata con una cugina per un paio di giorni, ma poi nel centro residenziale «Giovanna Maria Bonomo» della Fondazione Oic ad Asiago non è più tornata.
Infatti, la parente l’avrebbe fatta salire su aereo e portata a Catania, dove sarebbe stata ospite di un altro centro anziani.
I dubbi dell’avvocato riguardano il fatto che la struttura etnea fosse in possesso dei farmaci che Maria avrebbe dovuto prendere e avesse la possibilità di sottoporre l’ottantenne alle sessioni di fisioterapia di cui necessitava.
foto corriere della sera Vicenza