Contava solo vincere e il Catania di Ferraro porta a casa il compito. Al Massimino di fronte a 14 mila spettatori i rossazzurri battono il Real Aversa grazie al gol di Rapisarda. Una vittoria che consente agli etnei di mantenere invariato il distacco dalla seconda (+11) e di consolidare l’imbattibilità in campionato. Un Catania che in casa viaggia spedito con 8 vittorie su altrettanti incontri e che a fine gara intona sotto le curve insieme ai tifosi “la capolista se ne va”. L’obiettivo dei rossazzurri è dichiarato, ottenere la promozione in Lega Pro e il cammino che sta facendo il Catania fino ad oggi è impeccabile.
Il Real Aversa però non demerita, anzi. Gli applausi a fine gara da parte non solo dei propri sostenitori presenti nel settore ospiti ma di tutto lo stadio ne sono la dimostrazione. La squadra di Maschio gioca a viso aperto e crea difficoltà agli etnei nonostante l’inferiorità numerica dal 40’ del primo tempo per l’espulsione di Nespoli (somma di ammonizioni).
Ferraro schiera un Catania inedito: out Rizzo (assente anche in panchina) e centrocampo con Vitale, Palermo e Lodi. Tridente d’attacco con Jefferson, Forchignone e De Luca. Panchina per Sarao e Sarno.
I rossazzurri però nella prima frazione di gioco non brillano, sono troppo leziosi e lenti ma riescono a contenere gli ospiti. In avanti però sono poche le azioni create e al duplice fischio arriva, inevitabile, qualche fischio dagli spalti.
Nella ripresa gli inserimenti di Boccia e di Russotto portano una ventata d’aria fresca. Il Catania inizia a farsi vedere in avanti e dopo il gol di De Luca annullato per fuorigioco, al 58’ trovano il vantaggio. A firmare il gol è Rapisarda che mette in rete una punizione di Lodi toccata da Jefferson. Lo svantaggio però non demoralizza il Real Aversa che, nonostante un uomo in meno, tenta di trovare la strada del pari. A rinfoltire l’attacco del Catania nel frattempo entrano anche Sarao e Sarno ma il Catania al 69’ rischia grosso con una doppia chance non concretizzata da Gassama dove Bethers mette una pezza alle disattenzioni difensive e salva il risultato.
Catania dunque non bello ma che balla sotto le curve, con il titolo di campione d’inverno in tasca e dall’alto della classifica del girone I di Serie D a quota 39 punti. Cosa chiedere di più?