Per Raffaele Lombardo, ex Presidente della Regione Siciliana, non ci sono dubbi: l’elettorato sostiene la figura di Giorgia Meloni e non la fiamma di Fratelli d’Italia.
Leader dei Popolari e Autonomisti, ritornato in campo pronto a sostenere la candidatura di Renato Schifani alle Regionali che porterà i siciliani alle urne il 25 settembre, Lombardo tiene ben le distanze dal centrodestra ma non da Giorgia Meloni.
«Il 26 settembre mattina l’Italia, credo, si sveglierà con una maggioranza definita, è prevedibile, di centrodestra e con un partito più forte degli altri che non è difficile prevedere possa essere il partito di Giorgia Meloni», afferma il fondatore del Mpa parlando all’AdnKronos – Potrei dire Fratelli d’Italia ma essendo mio malgrado un sondaggista, poiché vedo decine di persone al giorno e nell’arco di un mese ne ho viste circa millecinquecento a gruppi di due,uno,tre, noto un orientamento in favore della Meloni. Non di Fratelli d’Italia, della fiamma o di quant’altro».
«La Meloni – osserva Lombardo – viene considerata una persona determinata, una persona con le idee chiare e gli italiani si aspettano decisioni forti, ed in particolare io parlo dei siciliani. Dopodiché – evidenzia l’ex governatore della Sicilia – come risaputo io ho espresso il mio non voto per la Lega, ma che governo si farà io non ne ho idea».
«Non c’è dubbio che la Meloni dovrà dare a mio avviso segnali visibili di attenzione ed adesione verso la logica europea maggioritaria e non certamente a quella di Orban che viene contestato per violazione dei diritti civili. Altra attenzione della Meloni – conclude – sarà quella verso la tradizionale alleanza atlantica del Paese».