Due giovani, che si trovavano all’interno dello stabile dove è stato ucciso Massimo Canfora, sono al vaglio degli inquirenti.
I militari li hanno portati in caserma a disposizione del pubblico ministero.
L’uomo, operatore ecologico della ditta Loveral, 56 anni è stato trovato morto ieri mattina, nella sua abitazione in via Nenzi a Letojanni.
A trovare Canfora morto sarebbe stato il proprietario dello stabile, chiamato proprio dai vicini che hanno sentito le urla dell’uomo.
Sulla porta nessun segno di scasso, dettaglio che potrebbe essere importante perché rivelerebbe come potrebbe essere stato lo stesso Canfora ad aprire al suo omicida e che, quindi, lo conoscesse.
Il 56enne in questi giorni si trovava a riposo dopo un intervento chirurgico subito alle gambe ed utilizzava le stampelle per muoversi, non senza difficoltà.
Secondo gli inquirenti, che stanno interrogando tutti i vicini di casa, l’ipotesi più accreditata è quella di omicidio.
Non si esclude alcuna pista, nemmeno quella della rapina terminata nella maniera più tragica.
Nell’appartamento sono intervenuti anche i militari del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina e il medico legale Daniela Sapienza per effettuare i rilievi sul cadavere dell’uomo e nell’alloggio.