«Credo di essere la persona giusta per amministrare Acireale». Sono queste le parole del candidato sindaco della città acese, Gianluca Cannavò, che ci parla del suo programma politico, analizzando nel contempo la difficile situazione che sta vivendo il territorio.
Con grande anticipo, Cannavò, 43enne cittadino acese doc da sempre impegnato in prima linea nel tessuto politico della città, ha presentato ufficialmente venerdì il suo nuovo progetto “Spazio idee” che vuole coinvolgere tutti coloro che vivono la quotidianità di Acireale, per riscoprire quell’amore che ognuno deve avere nei confronti del territorio.
Legato da sempre al centro destra, vicino a Basilio Catanoso, con la sua candidatura desidera dare una svolta alla città di Acireale che da un decennio, sottolinea nell’intervista, non è amministrata.
«Non c’è nessuno che parla con i cittadini, non c’è il senso del padre di famiglia che fa le cose per bene e per i cittadini, si è pensato piuttosto a portare avanti le cose contro la città. Spazio idee è invece un luogo dove la gente può venire per parlare dei loro progetti – racconta Cannavò – anche inviandoci virtualmente le loro proposte. Durante la nostra campagna elettorale del resto andremo nelle frazioni, nei quartieri, nelle piazze e strade e affronteremo tutte le problematiche. Vogliamo costruire il nostro programma con tutte le categorie per un Acireale diversa, che non vuole illudere, perchè il momento è difficile, ma proporre poche cose ma che possano realizzarsi».
Di cosa ha bisogno Acireale?
«Di gente che ha fatto politica, che ha esperienza e conoscenza del territorio. Io credo di avere le carte in regola e di conoscere la città come in pochi. Sono stato consigliere di maggioranza, di opposiziohne, ho fatto l’assessore, il consigliere provinciale e il capogruppo alla provincia. Ecco perchè credo di essere la persona giusta per amministrare questa città, con una squadra che sta nel territorio e lo vive a 360 gradi. Abbiamo bisogno di pace e di un progetto trasversale perché vogliamo parlare con tutti. Io provengo dal mondo del centro destra a cui appartengo da sempre. Desidero mettere insieme partiti, realtà civiche, creando una sintesi».
Quanto alla mozione di sfiducia al sindaco Alì?
«Un’amministrazione che non da risposte, porta i consiglieri comunali a vivere in una condizione di disagio e io li capisco. I consiglieri rappresentano la città. Io mi auguro di poter avere accanto quelli che amano davvero Acireale, lavorando in singeria».
I giovani sono un altro punto di forza?
«Una forza nuova, ma ognuno di noi deve sprigionare l’energia che ha dentro. Io credo che sia fondamentale creare una sinergia tra i giovani e chi ha esperienza. Conosco decine di persone che possono fare tanto, professionisti, ex assessori, gente che ha avuto ruoli nelle istituzioni, e che desidera mettersi al servizio della città. C’è bisogno di un’amministrazione nuova che tuteli il territorio e non sia distante dalle esigenze dei cittadini. Non si può amministrare con arroganza».
La prima cosa che farebbe se venisse eletto sindaco?
«Parlare con i dipendenti comunali, credo che dobbiamo recuperare tutti un senso di appartenenza che viene sempre meno a prescidere dal voto. Io sono a tutela di chi lavora ma bisogna farlo nell’ottica della crescita del territorio. Il primo punto su cui investire è il personale che è una risorsa, l’interfaccia dell’amministrazione».