Tu chiamale se vuoi “Emozioni”, le stesse che hanno trionfato sul palco del teatro Massimo Bellini di Catania, con il concerto evento che ha visto in scena un’icona della storia della musica italiana Giulio Rapetti- Mogol e la voce straordinaria di Gianmarco Carroccia, che ha interpretato le canzoni del grande Lucio Battisti, considerato suo erede.
Ad ospitarli l’associazione Emozioni, coordinata da Francesca Garigliano, che in forma del tutto gratuita ha dato alla città la possibilità di poter ascoltare i successi di uno dei più grandi cantautori italiani sia all’interno che all’esterno del Bellini, dove è stato allestito un maxischermo che ha accontento il maggior numero possibile di spettatori.
Il concerto è dunque un omaggio alle canzoni di Battisti raccontate sul palco dall’autore Mogol, che ha condiviso con il pubblico alcuni aneddoti e pezzi della sua vita, che molto spesso gli faceva da ispirazioni per la creazione dei brani, come quando da adolescente conobbe in Inghilterra una ragazza che gli disse “bugiardo è finita” che ritroviamo in “Pensieri e parole”.
Giulio Rapetti, è un vero e proprio monumento della musica, un patrimonio inestimabile dell’intero Paese tanto che le sue canzoni sono definite “letteratura pura” e ancora oggi incanta le giovani generazioni con il carico rivoluzionario della sua scrittura.
Ma non solo, è ancora attivo nella produzione artistica, che ha sfornato autori come il siciliano Giuseppe Anastasi, con la sua Scuola CET, l’Accademia di Musica ormai eccellenza internazionale e che lo ha portato ad insegnare la sua innovativa didattica presso prestigiose università quali Harvard e Berkley.
Durante il concerto, in scaletta una ventina di brani da “Io vorrei non vorrei ma se vuoi” a “Un’avventura”, “Dieci ragazze” per poi continuare con “Fiori Rosa”, “Anna”, “Il tempo di morire” e “7e40”, e il nuovo singolo “un vero amore” di Carroccia presentato in anteprima assoluta.
Ad aprire lo spettacolo, condotto da Salvo La Rosa ,la splendida voce di Ludovica Leotta che ha portato sotto i riflettori un po’ di sicilianità con un brano di Giuseppe Castiglia, “Catania figghiozza d’o pattri eternu” e poi dei Tinturia “Cocciu d’amuri”.
Sul palco ad accompagnare le esibizioni un’orchestra di 16 elementi diretta dal maestro Marco Cataldi.
Intanto sulla scorta dell’amicizia che lega i due protagonisti all’on. Marco Forzese, è stato già annunciato che il fortunato evento verrà ripetuto tra qualche mese, in un contesto cittadino capace di accogliere un numero ancora maggiore di spettatori, probabilmente la Villa Bellini.