Il leader del M5s, Giuseppe Conte, lascia la Sicilia e su facebook esprime la sua inquietudine riguardo l’arresto di un candidato di Forza Italia, che pare dovrà rispondere dell’accusa di voto di scambio elettorale politico-mafioso.
Per due giorni, Conte ha visitato alcuni quartieri di Palermo per sostenere Franco Miceli, candidato sindaco per il centrosinistra mentre oggi si sposta a Scordia e poi a Messina.
«Sarà la magistratura ad accertare i fatti. Certo. Non spetta ai politici o ai cittadini. Spetta però alla politica e alla parte sana di Palermo voltare pagina».
«Ieri sera a Palermo – scrive il presidente del M5s – abbiamo dedicato una lezione della Scuola di formazione ad approfondire il tema ‘mafia e politica’, con Roberto Scarpinato e Umberto Santino che ci hanno illustrato i perversi intrecci tra la borghesia degli affari e dei comitati di potere, i pezzi deviati delle istituzioni e la criminalità proletaria della malavita organizzata. Nel mio intervento finale – ricorda Conte – ho avvertito forte il dovere di mettere in guardia i palermitani dal rischio del ritorno alla ribalta degli specialisti del voto di scambio e della gestione clientelare del potere».
Per Conte la coalizione di centro-destra a Palermo è animata da persone che hanno subito gravi condanne e che non hanno rinnegato il proprio passato.
«Qual è il progetto che Dell’Utri e Cuffaro hanno in mente per rilanciare Palermo? – conclude – . Come pensano debbano essere utilizzati i soldi del Pnrr? In questi giorni in città ho incontrato cittadini che vogliono riscattarsi nelle periferie».