L’incidenza è la più alta d’Italia ma la zona bianca è ancora al sicuro in Sicilia: 40 casi ogni 100mila abitanti contro una media nazionale di 26 casi per 100.000 abitanti.
Un dato che mira a scendere sempre di più. I prossimi sette giorni saranno decisivi per il passaggio in zona bianca che dovrebbe scattare da lunedì 21 giugno. Intanto ieri si sono registrati sull’Isola 284 nuovi positivi su oltre 13mila tamponi effettuati tra molecolari e rapidi. Catania rimane la città con più casi: 118 in 24 ore, seguita da Palermo con 73, 29 Agrigento, 26 Siracusa, 15 Caltanissetta, 13 Messina, 6 Trapani, 3 Enna e un solo caso a Ragusa. I decessi sono tre.
A preoccupare sono le zone rosse: scatta il lockdown a Gratteri, nel palermitano, che si unisce a Valledormo, sempre in provincia di Palermo, Aidone (Enna) e Francofonte (Siracusa).
La situazione in Italia
In Italia, l’Rt rimane stabile a 0,68. L’incidenza scende in tutte le Regioni/Province autonome ed è sotto il valore di 50 casi per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio.
Tutte le Regioni/Province autonome sono classificate a rischio basso secondo il Dm del 30 aprile 2020 tranne una, la Sardegna, a rischio moderato. Tutte le Regioni/Pa hanno un Rt medio inferiore a 1 nel limite inferiore del range, e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 1 così come scritto nella bozza del confronto con la cabina di regia.
E.G.