La toponomastica si avvia verso la quota rosa? “Sarebbe auspicabile” commenta l’assessore regionale alle Autonomie Locali, Marco Zambuto, in occasione della giornata della donna. Zambuto, in questo giorno, lancia la palla (con una nota scritta) a tutti i sindaci, commissari straordinari, presidenti dei Consigli e consiglieri comunali dell’Isola.
L’idea è rinominare vie e piazze con più nomi femminili. “Tale situazione- scrive-determina uno squilibrio, ormai ingiustificabile, considerato l’alto numero di donne che si sono distinte nella loro vita per l’impegno sociale, culturale, scientifico e politico”.
La toponomastica italiana, infatti, è infarcita di eroi della storia italiana dagli unitari ai partigiani passando per grandi della letteratura, dell’arte, della poesia, del pensiero critico, della musica. Moltissimi i nomi di scienziati, studiose, politici, artisti. Senza dimenticare date di stragi, massacri, eventi della politica italiana mai anacronistici. Eppure, qualcosa di anacronistico sussiste ancora: il genere. Zambuto, dunque, specifica come sia fondamentale “portare alla conoscenza delle nuove generazioni, e non solo, delle donne che hanno contribuito alla crescita della nostra Nazione e che hanno portato avanti, con perseveranza e tenacia, importanti traguardi per l’intera collettività”.
G.G.